Sono già quasi 380 mila, ma potrebbero superare i 600 mila i profughi sudanesi che si stanno riversando nel vicino Ciad. La testimonianza di fratel Fabio Mussi, missionario del Pime, di ritorno da una visita nei campi: «Continueremo nel nostro impegno umano e cristiano in favore di queste nostre sorelle e fratelli che sono in una situazione di grandissima difficoltà». Ma serve l’aiuto di tutti…
Aumentano le vittime di tratta del mondo, ma diminuiscono i tassi di individuazione e le condanne. In vista della Giornata mondiale contro la tratta del 30 luglio, l’allarme dell’Onu e quello di Save the Children per quanto riguarda i minori in Italia
Si chiama l’Albero della Macedonia ed è una piccola comunità composta da due famiglie, una italiana e cattolica, l’altra marocchina e musulmana. Che oltre ai loro sei figli naturali hanno preso in affido altri cinque bambini
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, l’Unhcr ha reso noto i dati più recenti che raccontano di un mondo dove sempre più persone sono costrette a lasciare le loro terre. L’ultimo scenario di guerra, quello del Sudan, vede impegnato anche il Pime nell’accoglienza dei profughi fuggiti in Ciad
Si celebrano oggi i cent’anni dalla nascita del prete di Barbiana. Il cui insegnamento ha ispirato anche due missionari del Pime, padre Gianni Criveller e padre Franco Mella, che hanno promosso la traduzione di due suoi testi in cinese: «Il tema della non violenza e il primato della coscienza ci hanno fortemente interpellati anche in un contesto come quello di Hong Kong»
L’ennesimo conflitto scoppiato a metà aprile ha provocato moltissimi morti e costretto centinaia di migliaia di persone alla fuga, aggravando una situazione umanitaria già critica. Il Pime in prima linea per i profughi sudanesi in Ciad
Nel 1983, don Luigi Ciotti con alcuni amici e volontari aveva avviato a Grand Bassam un progetto di accoglienza e reinserimento per giovani in conflitto con la legge. Che continua ancora oggi e che riguarda anche vittime di tratta e di grave sfruttamento
Con i suoi sessanta studenti di tre continenti e dieci nazioni, il Seminario teologico di Monza è una comunità autenticamente missionaria, in cui si vivono le dinamiche della Chiesa e della società di domani