Missionario e giornalista: l’uomo giusto per il Malawi

Missionario e giornalista: l’uomo giusto per il Malawi

Una scuola di comunicazioni sociali ricorderà mons. Luciano Nervi nel Paese africano dove visse i primi e gli ultimi passi della sua vita di missionario e comunicatore

Sarà dedicata alla memoria di mons. Luciano Nervi (1938-2005), missionario monfortano, la nuova scuola di Comunicazioni sociali della Chiesa cattolica in Malawi in fase finale di costruzione nella capitale Lilongwe. Lo ha rivelato p. Piergiorgio Gamba, responsabile media della diocesi di Mangochi, ad una commemorazione del vescovo bergamasco sabato 23 ottobre a Redona di Bergamo.

Nato nei pressi di Dalmine (Bg) nel 1938 Luciano Nervi riceve l’ordinazione sacerdotale a soli 23 anni dallo zio mons. Giuseppe Maggi, vescovo del Pime espulso dalla Cina nel 1952. Insegna nei seminari minori e parte per il Malawi nel 1970. La laurea in Lettere moderne con specializzazione in giornalismo già conseguita alla Cattolica di Milano si rivela però una “trappola” per la sua presenza in Africa insieme ai frequenti attacchi di malaria. Nel 1986 infatti Nervi è richiamato a Bergamo e sostituisce lo storico direttore p. Marcello Favaro alla direzione de l’Apostolo dei Maria, un mensile di spiritualità missionaria e mariana che tira ancora oggi ventimila copie.

Non ancora cinquantenne, appassionato di culture extraeuropee e dei popoli dei paesi emergenti, Nervi si lancia in una serie di viaggi che produrranno una collana fotografica e culturale dell’editrice Velar di Bergamo: Indonesia, Brasile, Birmania, Filippine, Malawi, Messico e altri paesi. Vasta anche la sua produzione a carattere più spirituale.

Nel 2004 la svolta. Mentre si prepara a tornare a spendere i suoi ultimi anni in Africa per un impegno missionario in Zambia giunge la nomina alla sede episcopale di Mangochi, la sua vecchia missione in Malawi. È ordinato nella cattedrale della città il 29 gennaio 2005. Il suo episcopato però dura solo 38 giorni poiché l’8 marzo successivo soccombe ad un attacco di malaria cerebrale.

Nella serata commemorativa sabato scorso a Bergamo è stato ricordato che Mons. Luciano Nervi, uomo sensibile alla comunicazione dei simboli, delle parole e dei colori, aveva annunciato il suo incompiuto programma pastorale nelle insegne episcopali: l’azzurro della mitria ad indicare l’unione tra Dio e l’uomo, la croce di ebano sul pastorale per la durezza della vita che Cristo comunque ha condiviso fino in fondo, e il motto Venga il tuo regno nello stemma, il titolo dell’ultima lettera pastorale del predecessore Alessandro Assolari, a sottolineare la continuità con i missionari del Malawi del passato.

Missionario e giornalista, artista della parola e dell’immagine, interessato e rispettoso delle diversità culturali: questo in sintesi l’uomo e il professionista di cui i più vicini collaboratori hanno dato testimonianza nella serata bergamasca. E che gli studenti della nuova scuola di Comunicazioni sociali di Lilongwe avranno davanti a sé come modello di dedizione e di lavoro.