Dopo il successo a Tokyo 2020, il campione di rugby, Waisea Nacuqu ha chiesto al suo parroco una messa di ringraziamento. Padre Pat: “L’ho ringraziato per aver usato il talento che Dio gli ha dato come fonte di ispirazione e per dare gioia”
Luis è uno dei 600.000 figli di immigrati senza documenti autorizzati nel 2012 dall’amministrazione Obama a restare negli Stati Uniti ma tuttora senza uno status giuridico che li garantisca. Studente alla Northern Arizona University ha corso il minimo olimpico che gli dà diritto a partecipare alla gara dei 5000 metri piani. A Tokyo sarà il primo atleta a scendere in pista per il Guatemala dal 2000, ma anche un simbolo di tutti gli altri “dreamers”
Dopo il debutto di cinque anni fa all’edizione di Rio de Janeiro, ai travagliati Giochi di Tokyo sono attesi 29 Atleti Olimpici Rifugiati, fuggiti da 11 diversi Paesi. Questa volta competeranno in 12 sport con qualche speranza di medaglia in più. Ma per arrivare a giocarsela dovranno superare un ultimo ostacolo: la positività di un accompagnatore emersa a Doha, dove la squadra si era radunata per il viaggio verso il Giappone
La prefettura di Miyakojima costretta dalla nuova emergenza Covid-19 a cancellare il passaggio della staffetta con il simbolo dei Giochi, che nonostante le dichiarazioni ufficiali appaiono sempre più in forse. Decisiva il 17 e 18 maggio la visita in Giappone del presidente del Cio Thomas Bach
La fiamma olimpica è partita dalla prefettura di Fukushima e arriverà a Tokyo il 23 luglio. Ma secondo i recenti sondaggi, il 32% dei cittadini giapponesi annullerebbe i Giochi. A preoccuparli il potenziale aumento di contagi da Covid-19 e i mancati benefici economici dovuti alle restrizioni
Il Paese in festa in questi giorni per i Giochi invernali di PyeongChang è attraversato da una piaga profonda. Le statistiche parlano di tassi da record e oggi preoccupa soprattutto il fenomeno crescente dei suicidi di gruppo
Spenti i riflettori della stampa internazionale, ad un anno dalla fine Olimpiadi, la «pacificazione» attraverso speciali unità di polizia è stata ridotta (per non dire smantellata). Da simbolo di rinascita per tutto il Paese, le favelas oggi sono il miglior emblema del tracollo sociale, politico ed economico del Brasile
Lo dice in un’intervista Feyisa Lilesa, l’atleta etiope che alle ultime Olimpiadi aveva varcato il traguardo con le braccia alzate e incrociate per esprimere la mancanza di libertà e democrazia nel suo Paese.