#NousSommesUnit: il Belgio che non rinuncia al dialogo

#NousSommesUnit: il Belgio che non rinuncia al dialogo

Sui social network – in risposta agli attentati di oggi – l’associazione Coexister, che a Bruxelles fa dialogare giovani di fedi diverse, ha rilanciato l’hashtag più coraggioso postato in rete dopo le stragi di Parigi. Insieme a un invito: «Andate a donare il sangue»

 

Come vive una giornata quella di oggi chi nella stessa Bruxelles prova a seminare dialogo e incontro tra uomini e donne di fede diverse? Una risposta significativa l’ha data il gruppo belga di Coexister, una realtà in Francia per promuovere l’incontro tra giovani cristiani, musulmani, ebrei e di ogni altra confessione. Basta scorrere la loro pagina Facebook per incrociare la quotidianità del dialogo interreligioso a Bruxelles: tra una visita in moschea e la spiegazione di che cos’è la domenica delle Palme, un cineforum su un film iraniano e un concerto di cori.

La risposta oggi è stata immediata: Coexister ha rilanciato subito l’hashtag più impegnativo seguito in novembre alle stragi di Parigi. #NousSommesUnit, “Noi siamo uniti“. Una testimonianza di come il dialogo in un momento del genere sia più necessario che mai. Ma il dialogo non avviene mai fuori dalla realtà. E allora si capiscono anche le due indicazioni concretissime date in queste ore da Coexister. «Considerata la situazione di queste ore in Belgio – si leggeva già nelle prime ore di stamattina – siate prudenti, seguite le istruzioni delle forze dell’ordine e soprattutto restate uniti».

Nel primo pomeriggio poi un secondo messaggio: «Abitate in Vallonia? Aiutate le vittime degli attentati. la Croce Rossa ha lanciato un appello per le donazioni. Cercano in particolare donatori dei gruppi 0 negativo e A negativo. Contattate il centro della Croce Rossa a voi più vicino».

Il sangue donato insieme come risposta al sangue sparso dagli attentati. Il dialogo a Bruxelles oggi passa anche da qui.