Expo Village: scommessa vinta per il Pime

Tra gli aspetti più positivi dell’Esposizione Universale c’è anche l’opera svolta dietro le quinte dall’Ufficio Educazione alla Mondialità, che – nella struttura che ha accolto i delegati dei Paesi presenti – ha creato opportunità di lavoro per un gruppo di disoccupati e un’esperienza importante di volontariato per 250 giovani delle scuole superiori della Provincia di Milano

 

 

A Expo2015 è ormai tempo di bilanci. E tra quelli positivi ce n’è uno che riguarda da vicino anche la Fondazione Pime Onlus. Se infatti in tanti milioni di persone hanno potuto visitare in questi mesi l’Esposizione Universale, è stato grazie anche a un luogo rimasto dietro le quinte, ma rivelatosi prezioso per chi lo ha abitato. Stiamo parlando dell’Expo Village – la casa dei giovani venuti da tutto il mondo per lavorare nei padiglioni di ogni Paese. In questi mesi è stato al centro del progetto «Village People Expo», realizzato dall’Ufficio Educazione Mondialità della Fondazione Pime Onlus con il sostegno di Milano Città Metropolitana ed Euromilano.

L’idea guida è stata quella di trasformare le sette torri abitative con 400 appartamenti realizzate per l’occasione (e che dopo l’Expo verranno reinvestite in housing sociale) in un luogo attraverso il quale rilanciare la dimensione educativa dell’Esposizione Universale. Offrendo nello stesso tempo anche delle precise opportunità al territorio della Provincia di Milano, offrendo nei servizi del Villagge una possibilità di lavoro e di riscatto a persone disoccupate (Expo una risorsa per ripartire) e contemporaneamente aprendo questo luogo a un volontariato professionalizzante per giovani studenti.

Nella fase preparatoria il progetto ha visto gli educatori della Fondazione Pime Onlus incontrare 4000 studenti delle scuole superiori della Provincia di Milano. Alle classi sono stati proposti percorsi formativi sui temi di Expo per preparare i ragazzi all’evento e ai suoi temi in modo consapevole: promuovere una alimentazione sana sicura e sufficiente per tutti (dal locale al globale).

Durante i mesi dell’Esposizione poi il progetto «Village People Expo» è entrato nella sua fase operativa con  l’assunzione attraverso AFOL di venti persone disoccupate residenti nella Provincia di Milano, che – a seconda delle competenze – hanno svolto le mansioni di educatori, baristi, tecnici e organizzatori di eventi culturali. Il progetto prevede che – una volta terminato Expo2015 – le esperienze acquisite possano essere reinvestite in percorsi di ricollocazione.

Tra il 1° maggio e il 31 ottobre 2015 il progetto ha visto coinvolti al Villaggio Expo oltre 250 giovani volontari provenienti dagli Istituti di Istruzione Superiore della Provincia di Milano.
Tra i delegati dei diversi Paesi – sotto la supervisione dell’Ufficio Educazione alla Mondialità della Fondazione Pime Onlus – questi ragazzi hanno operato come:

– Animatori sociali: figure che hanno svolto interventi di animazione socio-culturale ed educativa, stimolando le potenzialità ludico-culturali ed espressivo-manuali dei partecipanti.

– Facilitatori linguistici: figure che si sono occupate dell’accoglienza, dell’inserimento e della formazione di persone straniere per quanto concerne la lingua italiana.

– Mediatori culturali: figure che hanno operato per facilitare l’inserimento dei delegati Expo nel contesto sociale del Paese di accoglienza e per favorire l’incontro tra culture diverse, attraverso l’organizzazione di attività rivolte alla conoscenza e all’approfondimento delle reciproche tradizioni.

– Informatici/web designer: tra le attività rivolte ai delegati che hanno vissuto al Villaggio durante Expo2015, è stata prevista anche la realizzazione di una piattaforma multimediale per la condivisione di storie, racconti, impressioni e immagini delle esperienze vissute insieme.

– Promotore di attività artistico-culturali: figure che si sono occupate dell’organizzazione di eventi di carattere artistico e culturale da realizzare insieme ai delegati.

In sintesi, dunque, un percorso che – accanto al servizio concreto offerto a centinaia di delegati giunti a Milano da tutto il mondo – lascia un’eredità importante anche per il futuro, con le esperienze maturate da chi al Villaggio Expo ha lavorato.