Nel 2016 oltre 200.000 profughi afghani sono tornati «volontariamente» nel loro Paese dal Pakistan. E in queste settimane il numero continua a crescere al ritmo di 5 mila al giorno. Mentre anche l’Europa firma un accordo di cooperazione con Kabul che prevede i rimpatri forzati. Ma che cosa trova davvero oggi chi torna in una terra devastata da tre decenni di guerre e non ancora pacificata?
Nelle ultime settimane nuovi scontri e tensioni sul confine. Per contingenze internazionali e situazione interna, entrambe le leadership hanno interesse a utilizzare la “carta” del Kashmir per consolidare il consenso e giustificare apparati militari imponenti. Ma i rischi per la regione sono enormi
Da Dhaka padre Franco Cagnasso, missionario del Pime, commenta le parole del Papa su un probabile viaggio nel Paese nel 2017: «Saprà dirci parole di coraggio e di testimonianza cristiana che ci aiuteranno a ridimensionare le paure istintive e a vivere nella fede le paure che infondate non sono»
Parlando dei prossimi viaggi durante il volo di ritorno da Baku papa Francesco ha detto che «quasi di sicuro» l’anno prossimo farà tappa nei due Paesi asiatici. «In Africa invece dipende da situazione politica e guerre»
Parte oggi – nel primo giorno del mese missionario – una nuova iniziativa per conoscere la Chiesa in Cina e sostenerla con la preghiera promossa da padre Antonio Sergianni, missionario del Pime
Soffre la Chiesa, ma non solo. Economia, politica, società e cultura… Hong Kong vive in bilico fra molte tensioni e fratture. Ma c’è anche chi prova a trasformare la paura del caos in percorsi di armonia
Per il biennio 2016-2018, il progetto “Leggere per leggersi” prevede il gemellaggio con la scuola di villaggio di Pray Chrean con l’obiettivo di allestire una biblioteca per oltre mille ragazzi
Anche nel nostro villaggio, alcuni arrestati per droga sono stati obbligati a camminare con un cartello al collo che porta la scritta: «Io sono un drogato», oppure «Io sono un trafficante di droga»