Dal 27 al 29 maggio in Vaticano si svolge il sesto congresso di Scholas Occurentes, la fondazione pontificia voluta da papa Francesco che promuove iniziative d’integrazione sociale e di incontro tra i ragazzi nel mondo e che segue l’idea del pontefice per cui senza educazione non si cambia il mondo.
Un gruppo di universitari della Chiesa campana ha vissuto un’esperienza missionaria nella regione di Benishangul-Gumuz. Il racconto di uno dei partecipanti: «Quando penso alla missione ora penso ai volti che ho incontrato, al sorriso della gente»
Sono sempre di più i movimenti che in tutto il continente protestano contro immobilismo politico e disuguaglianze sociali: a guidarli, attivisti come il rapper angolano Luaty Beirao. Il loro sguardo che ha l’ambizione di mostrare un’alternativa a scenari apparentemente immutabili piacerebbe senz’altro a Papa Francesco.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,1%, la percentuale più bassa riscontrata negli ultimi vent’anni. Ma l’ultimo dato sulla povertà relativa è al 16%, il più alto mai registrato. Colpiti soprattutto i giovani poco qualificati, tra cui c’è anche chi è costretto a vivere negli Internet Café
Ripercorrendo le tappe del suo viaggio in Africa papa Francesco oggi ha parlato della missione «ad gentes». Rivolgendo un invito particolare ai giovani: «Per favore, non escludete questa possibilità di diventare missionari, per portare l’amore, l’umanità, la fede in altri Paesi»
È uno dei Paesi più poveri al mondo. Ed è uno dei regimi più oppressivi. La resistenza della piccola Chiesa cattolica eritrea. Che cerca di frenare l’esodo di migliaia di giovani in fuga
Tra gli aspetti più positivi dell’Esposizione Universale c’è anche l’opera svolta dietro le quinte dall’Ufficio Educazione alla Mondialità, che – nella struttura che ha accolto i delegati dei Paesi presenti – ha creato opportunità di lavoro per un gruppo di disoccupati e un’esperienza importante di volontariato per 250 giovani delle scuole superiori della Provincia di Milano