Perché non vanno dimenticati i cuccioli dell’Isis

La propaganda jihadista dell’Isis, con il suo indottrinamento, ha scritto nuove, terribili pagine sull’uso dei bambini nei conflitti armati. Ed è un’emergenza che non è finita con la sconfitta «territoriale» dello Stato islamico. La testimonianza di fra Stefano Luca, frate cappuccino che ha studiato il fenomeno e le possibili risposte per togliere i figli dei jihadisti dalla propaganda di morte che grava ancora su di loro
 

Jolo, subito sangue sul Bangsamoro

La strage di oggi alle cattedrale giunge a due giorni dalla proclamazione ufficiale del risultato del referendum sulla regione autonoma del sud delle Filippine, a maggioranza musulmana, che doveva porre fine a un lungo conflitto. Padre Mollick, missionario del Pime a Zamboanga: «Preghiamo per la giustizia e una pace duratura nella quale la gente possa vivere nell’armonia e nel rispetto delle diversità»
 
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