Il testo del discorso pronunciato oggi da papa Francesco davanti alle autorità del Myanmar: «La guarigione delle ferite si impone come una priorità politica e spirituale fondamentale»
Pubblicato il messale del viaggio del Papa in Myanmar e Bangladesh. Durante la Messa a Yangon una delle preghiere dei fedeli invocherà la fine dei conflitti nello Stato di Rakhine (quello delle violenze contro i Rohingya), ma anche in quelli dei Kachin e degli Shan, le altre minoranze in conflitto con l’esercito birmano
Tra venti giorni papa Francesco sarà in Myanmar, dove è in corso la crisi di migliaia di profughi musulmani rohingya. Su Mondo e Missione raccontiamo i tratti di storia che il Pime ha condiviso con la popolazione di questo Paese. Un’amicizia che dura da oltre 150 anni.
Dal 27 al 30 novembre, Papa Francesco è atteso nell’ex Birmania. Dove tuttora molti ricordano i missionari del Pime. Un legame che continua attraverso varie forme di collaborazione e solidarietà
Dietro alle migliaia di profughi musulmani una situazione molto più complessa di quanto appare. E tutti i limiti degli equilibri tra il governo civile di Aung San Suu Kyi e il potere dei militari
L’appello del cardinale arcivescovo di Dhaka D’Rozario: «L’apertura delle frontiere da parte del Bangladesh scuota la coscienza del mondo e ponga l’umanità sopra i calcoli politici, religiosi, etnici e storici»
Il disastro umanitario provocato dalle ultime due settimane di scontri nello Stato birmano di Rakhine al confine con il Bangladesh. L’urgenza di offrire a questo popolo in fuga uno status garantito internazionalmente
Gli attacchi di questi giorni di ribelli di etnia Rohingya contro postazioni della polizia in Myanmar e le notizie frammentarie sulla presenza di profughi della stessa etnia che cercano nuove vie di fuga riaccendono i riflettori sulla situazione di questo popolo in Myanmar e Bangladesh, Paesi che papa Francesco visiterà a fine novembre.