Sabato comincia il viaggio di papa di Francesco nell’isola caraibica. Una visita pastorale che si intreccia col disgelo tra Cuba e Stati Uniti, ma anche con altri processi politici in atto nel Continente
Anche di fronte alle immagini di questi giorni comandano le armi, chi le produce, e non la diplomazia. E si perdono le vite, si perde la cultura, si perdono tante cose
Le novità introdotte ieri dal Papahanno una valenza particolare per i cristiani del mondo arabo. Dove tutti i matrimoni sono religiosi e – come racconta in questo articolo il vicario di Amman, mons. Marun Lahham – capita che un orientale cattolico scelga di aderire a una Chiesa ortodossa (o addirittura all’islam) per ottenere più facilmente l’annullamento del matrimonio
Papa Francesco è il terzo pontefice a Cuba in 18 anni. Ma lo scenario nell’isola è totalmente cambiato, dal disgelo con gli Usa al processo di pace in Colombia. Fino a un’inedita fiducia nei confronti della Chiesa
Viaggio a New York, in una parrocchia del Pime a East Harlem, accanto alla scuola che Francesco visiterà il prossimo 25 settembre. Mondi migranti, che cercano di integrarsi negli Usa e tra di loro
Il 7 giugno il Papa sarà in Bosnia Erzegovina, teatro di una guerra fratricida finita 20 anni fa. Ma che ha lasciato strascichi sempre più urgenti da affrontare