La lettera appello di padre Sebastiano D’Ambra, da decenni impegnato con il movimento Silsilah per il dialogo tra cristiani e musulmani nelle Filippine: «Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte ai tanti omicidi, massacri, decapitazioni, compiuti spesso dicendo “Bismillah” (“nel nome di Dio”)»
A venticinque anni dall’uccisione di padre Salvatore Carzedda a Zamboanga, l’importanza di continuare a promuovere l’incontro tra cristiani e musulmani. Per costruire un’alternativa alla violenza