Nel Paese sconvolto da cinque anni di conflitto, Bachir Al Mohallal ha coinvolto gli abitanti dei villaggi in progetti di sviluppo dal basso. «Un modello che va coltivato anche per il futuro», spiega l’attivista
Sei domande e sei risposte per capire che cosa sono, dove sono e quanto pesano davvero oggi gli insediamenti israeliani in Cisgiordania. E perché – intorno al 1° luglio 2020 – si sta giocando una partita decisiva per il futuro del Medio Oriente
In queste ultime settimane in tutto in Medio Oriente i numeri del Coronavirus sono tornati a salire. Tra i Paesi più colpiti l’Iraq con oltre 500 vittime nell’ultima settimana. E Omar Mohammed – il «Mosul Eye» che di nascosto raccontava on line le barbarie dell’Isis durante l’occupazione – denuncia: «Da Baghdad niente test per noi, ma i casi sospetti qui sono ormai migliaia»
Crescono i contagi in Iraq e il Paese – già compromesso da una crisi politica ed economica legata al crollo del prezzo del petrolio – teme la seconda ondata di Covid-19. Tra le categorie che pagano il prezzo più alto di questa situazione ci sono gli universitari costretti a fermare gli studi e a ritardare la ricerca di un lavoro in un Paese dove la disoccupazione giovanile è al 36 per cento
Nel Paese travolto dal default l’80% per cento delle scuole cattoliche a ottobre rischia di non riaprire. Più di mille istituti scolastici, che al servizio delle aree più depresse del Paese sono luogo di incontro tra i ragazzi di ogni confessione. E sono il cuore del volto più bello della storia di Beirut e di quel «Paese messaggio» di cui parlò Giovanni Paolo II
Nel campo profughi di Zaatari, in Giordania, un gruppo di ragazzi ha creato un piccolo automa che distribuisce disinfettante per le mani. È il frutto di un progetto che punta a dare ai giovani più svantaggiati l’accesso alle nuove tecnologie. E al futuro
Il ruolo dei servizi turchi nella liberazione della giovane cooperante italiana ha messo sotto i riflettori il protagonismo del “Sultano” sul continente. Improntato, come di consueto, al pragmatismo e all’assenza di scrupoli
La rivoluzione dei ragazzi che per la prima volta da un secolo si ribellano al settarismo, ma anche la necessità di un nuovo linguaggio teologico. E poi le sfide dei cristiani e dei musulmani: parla il patriarca caldeo