L’Oktoberfest – simbolo e tradizione della città tedesca di Monaco – anche quest’anno non si svolgerà a causa della pandemia. Tuttavia, gli Emirati Arabi stanno organizzando il “Dubai Oktoberfest” per il prossimo autunno
Allo scoppio della guerra il medico cristiano Nabil Antaki decise di rimanere in Siria e guidare un gruppo di volontari in prima linea tra i più bisognosi. Oggi dice: «Togliete le sanzioni che ci affamano»
Con il prossimo ritiro delle forze straniere in Afghanistan entro l’11 settembre, Zebulon Simentov – l’ultimo ebreo del Paese – teme il ritorno dei talebani ed è pronto a partire per Israele: “Ho perso la fiducia nell’Afghanistan… non c’è più vita qui”
Con la chiusura di tutti i valichi con la striscia di Gaza per contenere la diffusione del Covid-19, le importazioni di gioielli in oro si sono interrotte. Così le industrie locali hanno iniziato a produrre in proprio per soddisfare la domanda interna. Ma a ostacolare questo successo restano le difficoltà legate al divieto di ingresso di materie prime e macchinari imposte da Israele
La pandemia costringe i lavoratori migranti indiani nel Golfo a tornare a casa. Più di 1,1 milioni di persone sono rientrate nello stato meridionale del Kerala negli ultimi 10 mesi. Rientrati dopo aver perso il lavoro devono ora forgiarsi un nuovo futuro in un contesto in cui altri 75 milioni di indiani sono scesi sotto la soglia di povertà
Proprio nel decimo anniversario dall’inizio della guerra in Siria, una pellicola araba con protagonista un rifugiato siriano, ottiene la nomination per miglior film straniero agli Oscar. In The Man Who Sold His Skin, Sam è un rifugiato che, pur di raggiungere l’Europa, è disposto a vendere la pelle della sua schiena ad un artista che ne farà una tela vivente
Mentre non si è ancora spenta l’eco della visita di Papa Francesco, nel Paese la violenza delle milizie torna a mostrare il suo volto più brutale. Nella provincia di Maysan è stato ucciso Hattab Jaseb, il padre dell’avvocato Ali, rapito e sparito nel nulla nell’ottobre 2019. Hattab non si rassegnava e chiedeva pubblicamente giustizia
Papa Francesco nel suo viaggio in Iraq ha ricordato l’orrore dei tariffari per la vendita delle schiave yazide dell’Isis e la testimonianza della premio Nobel per la pace Nadia Murad. Ma a sei anni dal genocidio, ci sono tuttora donne e bambini prigionieri e poi venduti come schiavi tramite aste on line in Turchia