L’11 settembre gli ultimi soldati americani lasceranno il Paese, ma violenza e povertà sono in crescita. La testimonianza di due religiose che gestiscono un Centro per bimbi con disabilità nella città martoriata
Matteo Badin – studente ventunenne del milanese – racconta un viaggio in Asia centrale con una tappa in Afghanistan. Meta rischiosa e pericolosa a causa dei conflitti e degli attacchi terroristici, ma che offre anche “ospitalità e fascino culturale”
Con il prossimo ritiro delle forze straniere in Afghanistan entro l’11 settembre, Zebulon Simentov – l’ultimo ebreo del Paese – teme il ritorno dei talebani ed è pronto a partire per Israele: “Ho perso la fiducia nell’Afghanistan… non c’è più vita qui”
Il 2 marzo tre giornaliste dell’emittente afghana Enikass Tv sono state assassinate a Jalalabad, nell’Afghanistan orientale. L’Afghan Journalists Safety Committee conferma che il Paese è tra i più pericolosi al mondo per gli operatori dell’informazione: almeno nove i giornalisti uccisi dall’inizio dei colloqui di pace con i Talebani
All’indomani del nuovo attentato all’Università di Kabul la denuncia del giovane esule afghano Walimohammad Atai: «Negli ultimi due mesi almeno 461 civili sono rimasti uccisi e oltre 600 feriti. I talebani liberati nel processo di pace avviato a Doha sono tornati a combattere. E il Pakistan li sostiene per contrastare i possibili buoni rapporti tra l’Afghanistan e l’India»
In Afghanistan lo sfruttamento delle ricchezze del sottosuolo sta diventando un’affare sempre più importante per i ribelli jihadisti. Che adesso sperano di beneficiare dei negoziati con il governo di Kabul in corso a Doha per aumentare ulteriormente il giro di affari
Da ieri da Qom continuano ad arrivare notizie di morti per il virus di persone che non erano mai state in Cina. Il che fa pensare che la situazione sia fuori controllo. E il vicino Iraq blocca i voli da e per Teheran