In Cambogia, gli anni Ottanta sono stati senza preti. Così uomini, laici, maturi e credenti, hanno garantito continuità animando come “sacerdoti” la vita delle piccole comunità cristiane. Nel racconto della morte di uno di loro io missionario ho imparato ancora una volta che cosa voglia dire morire in Cristo
In Cambogia abbiamo registrato appena 125 casi di malati da Covid19, tutti guariti. Ma le scuole restano chiuse dal 16 marzo. E gli anziani dei villaggi oggi dicono: «Sembra come ai tempi di Pol Pot che ha chiuso subito tutte le scuole con un ordine dall’alto…»
Qui in Cambogia non si contano le donne che ricorrono alla «pillola del giorno dopo» per evitare una gravidanza, spesso con faciloneria, se giovani o giovanissime, ma altrettanto spesso con rimorsi di coscienza
«Padre vorrei ricevere il Battesimo, perché mi fa aspettare?». Temevo che le lezioni di catechismo, posticce per causa mia e per la distanza che ci separa non fossero ancora sufficienti, ma qui abbiamo a che fare con una sete del cuore che è sete di Dio
All’ospedale, mentre aspettavo che Sorya venisse visitato, pensavo tra me che la Chiesa, anzi il Vangelo, non deve abbandonare le corsie d’ospedale. Sono luoghi privilegiati. E però Sorya stava lì a dirmi che non deve nemmeno abbandonare la scuola e l’educazione. Perché si evangelizza solo se si ha una storia insieme
In Cambogia se non si lavora quest’economia di sussistenza si blocca: nel giro di pochi giorni gran parte della gente non avrà più il denaro per comprare i beni di prima necessità. In Italia alla perdita dei cari e alle ferite alle attività economiche si aggiungono anche le derive nascoste tra le mura di casa
In questi giorni, come le vittime del Coronavirus in Italia, qui in Cambogia se n’è andata anche nonna Him. la prima donna a ricevere il Battesimo nel villaggio di Kho Roka. Nessuna prima di lei ma tutti a partire da lei…
L’emergenza in Italia vista dalla Cambogia: «Prego con la mia gente, tanta o poca. Ci proviamo, perché siamo un corpo solo. Anche a distanza, separati da migliaia di chilometri. Siamo un corpo solo»