La denuncia del leader della comunità di Paraisopolis: «Quello che sta succedendo in Brasile sembra un piano disegnato a tavolino: lasciare che i poveri muoiano. Questo genera ulteriore disuguaglianza e il rischio di una guerra civile disastrosa». Una ferita che tocca da vicino anche i quartieri di San Paolo dove opera il Pime
Oggi si è registrata la prima morte da Coronavirus a San Paolo. Se da un lato cresce la paura, dall’altro non si stanno minimamente modificando le abitudini. E più ci si allontana dal centro più si percepisce che combattere questa battaglia, qui, sarà difficilissimo
Dalla periferia Sud di San Paolo un progetto di legge per chiedere al Governo di Brasilia il permesso di attribuire, come omaggio, il nome del missionario del Pime al polo sanitario che padre Maurilio lottò per far costruire nella favela
Due banditi, armati e incappucciati, sono entrati nella casa dove risiedono i padri anziani dell’istituto nello Stato del Paranà. Nell’azione è rimasto livemente ferito padre Jaime Coimbra (un taglio alla testa prontamente medicato). Anche la mancanza di sicurezza in Brasile è un aspetto della realtà che i missionari sono chiamati a condividere con la gente loro affidata
Padre Dennis Koltz, missionario statunitense del Pime nella diocesi di Macapà, è stato colpito ripetutamente e speronato in auto da un fazendero per aver indagato sulla regolarità delle licenze di un lotto di terra. Un atto di violenza che si inserisce nella guerra quotidiana che in Amazzonia spoglia i piccoli contadini in favore dei grandi coltivatori della soia
Il vescovo di Parintins, missionario del Pime, sull’esortazione apostolica di papa Francesco: «Ci indica come non tradire l’Amazzonia e il primo passo è proprio avere uno sguardo a 360 gradi con al centro l’evangelizzazione»
Non si capisce l’esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco se non si parte dalla sua prospettiva missionaria. E dal suo invito alla conversione su salvaguardia del creato e incontro vero con le culture indigene
Non si arrestano i pericoli per l’Amazzonia: il presidente Bolsonaro ha presentato un disegno di legge che permetterebbe a terzi non indigeni di sfruttare le risorse delle riserve indigene, mettendo ulteriormente in pericolo le popolazioni che vi abitano