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Nuovo record di omicidi in Brasile

Un nuovo rapporto parla di 31 uccisioni ogni 100mila abitanti, il dato peggiore degli ultimi dieci anni e uno dei più alti al mondo. Ma la risposta di Bolsonaro è nel segno dell’aumento delle armi in circolazione
  L’omicidio di Carlos Cabral Pereira, presidente del Sindacato dei Lavoratori Rurali (Str) di Rio Maria, nel sud-est del Pará – assassinato nel pomeriggio di martedì 11 giugno con quattro colpi di pistola – è solo l’ultima macchia di quella scia di sangue che il Brasile si trascina da anni. Nel 2017 il gigante sudamericano ha tristemente battuto ogni record in quanto a morti per omicidi: 65.602, come emerge dalla ricerca Atlante della Violenza 2019, pubblicata nei giorni scorsi e ripresa dai media locali brasiliani. Le morti violente sono aumentate del 4,2 per cento rispetto all’anno precedente, con un tasso che supera i 31 decessi ogni 100mila abitanti. Un Paese in guerra. «Quello che sta succedendo in Brasile è qualcosa di realmente sbalorditivo e fuori dagli standard mondiali. Pochi altri Paesi si avvicinano al Brasile in termini di numero di omicidi», ha detto alla stampa Daniel Cerqueira, coordinatore della ricerca. Il dato del 2017 è il peggiore degli ultimi 10 anni e in questa mappa macchiata di sangue, le aree maggiormente colorate di rosso sono quelle che si trovano a Nord e a Nord Est: il Rio Grande do Norte è risultato lo Stato più violento del Paese, con 62,8 omicidi ogni 100 mila abitanti. San Paolo, che ha presentato un tasso di 10,3 decessi, ha l’indice più basso. I dati mostrano anche che 15 Stati hanno avuto un aumento di omicidi rispetto al 2016. Lo studio è stato oggetto di dibattito e lo è ancora in queste ore in Brasile, Paese dove il presidente Bolsonaro ha recentemente firmato il secondo decreto della sua carriera che mira a liberalizzare maggiormente il porto e il possesso di armi e munizioni. Nelle ultime ore il Ministero di Giustizia e Pubblica Sicurezza ha divulgato una ricerca dalla quale emerge che il tasso di omicidi nel primo bimestre del 2019 è in forte calo (meno 23 per cento). Questa diminuzione si è registrata nei principali nove tipi di crimine che compongono le statistiche ufficiali brasiliane, in confronto con lo stesso periodo del 2018. Ma è ancora poca cosa se questi numeri si leggono in relazione a quel triste record che ora il Brasile deve tentare di cancellare.  

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