La soap opera sull’immigrazione nel Brasile di Bolsonaro

La soap opera sull’immigrazione nel Brasile di Bolsonaro

Nel Brasile di Bolsonaro la telenovela “Órfãos Da Terra” distribuita su un’importante tv nazionale e supportata dall’Unhcr racconta in prima serata il dramma delle migrazioni, un tema ben noto in un Paese diventato rifugio per migliaia di venezuelani in fuga

 

Raccontare le migrazioni in 20 episodi: non lo farà un docufilm trasmesso in seconda serata e riservato a un pubblico avvertito, bensì una soap opera popolare ospitata dalla seguitissima emittente brasiliana Tv Globo. Il titolo della telenovela, che naturalmente va in onda a puntate (la prima è stata trasmessa il 2 aprile), è “Órfãos Da Terra” e tratta appunto della storia di due giovani rifugiati, siriana lei e libanese lui. Accomunati dallo stesso destino di migrazione, i protagonisti – interpretati da due attori molto noti alle latitudini di Rio – si conoscono e innamorano proprio in un campo profughi in Palestina ma si ritroveranno dopo vario tempo e peripezie proprio in Brasile.

La storia d’amore tra Laila e Jammil (questo il nome dei personaggi principali) è la trama centrale della serie tv, la cui sceneggiatura è stata però studiata anche per far emergere i drammi e i problemi legati alle migrazioni in Sud America, a cominciare dalle difficoltà – denunciate da molti rifugiati in Brasile – di vedersi riconosciuti i titoli di studio e dunque di poter praticare all’estero la propria professione. Seppur in salsa di romanzo rosa, dunque, “Órfãos Da Terra” tratta una questione calda per un Paese dove le migrazioni sono cresciute velocemente in conseguenza al collasso del Venezuela. Oggi le persone che hanno varcato i confini brasiliani sono 750mila di cui 10mila sono state già riconosciute come rifugiati, mentre ben 95mila sono in attesa dello status e dunque richiedenti asilo.

A complicare una situazione già abbastanza precaria ci si mettono poi le politiche del presidente Jair Bolsonaro, il quale – a gennaio 2019, appena insediatosi – ha ritirato il Brasile dal Global Compact for Migration e si è poi scagliato a più riprese contro le migrazioni e i rifugiati, additati come principali responsabili del clima d’insicurezza che si respira in Brasile e che è una delle emergenze nazionali. Ambientando “Órfãos Da Terra” a San Paolo, metropoli che ospita almeno 387mila stranieri tra rifugiati e richiedenti asilo, i registi sperano da un lato di dare voce ai migranti e dall’altro di sensibilizzare i brasiliani sul vissuto spesso drammatico di queste persone. Una missione ambizione? Senz’altro ma a giudicare dai commenti commossi scritti su Twitter dal pubblico sull’onda delle scene più emozionanti della soap, il bersaglio sembra essere stato centrato.

 

Ad aiutare la telenovela a raggiungere il suo obiettivo, peraltro, sono stati in prima persona decine di rifugiati che vivono in Brasile e che, spiegando la loro situazione e in alcuni casi prestandosi come comparse, hanno contribuito a rendere quanto mai reale il contesto della soap opera. Alla scrittura della sceneggiatura hanno partecipato anche diverse associazioni impegnate nell’assistenza di migranti e rifugiati, tra cui l’Unhcr. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha infatti sposato il progetto fin dall’inizio e supportato la realizzazione delle prime scene nel campo profughi, mostrando ai registi la realtà e prestando al set alcune tende “originali”, usate come alloggio per i profughi venezuelani che si sono rifugiati a migliaia nella città brasiliana di Boa Vista.

Foto: fermo immagine da video @Instagram