«Dialogo oltre ogni ideologia per il bene del Brasile»

«Dialogo oltre ogni ideologia per il bene del Brasile»

Il nuovo presidente della Conferenza episcopale brasiliana sui rapporti con il governo Bolsonaro: «Vogliamo ascoltare ed essere ascoltati. Il Sinodo per l’Amazzonia? L’obiettivo principale è l’evangelizzazione»

 

Per molti la sua elezione è stata quasi una sorpresa, ma Walmor Oliveira de Azevedo dallo scorso 6 di maggio è il nuovo presidente della Cnbb, la conferenza episcopale brasiliana (Conferência Nacional dos Bispos do Brasil). E a meno di un mese dalla sua elezione, il nuovo capo dei vescovi del Brasile (dottore in Teologia biblica e vescovo di Belo Horizonte dal 2004) ha rilasciato un’intervista al quotidiano Estado de S. Paulo nella quale apre al dialogo con il governo Bolsonaro ma allo stesso tempo rivendica l’importanza di alcune posizioni, come quella sulle armi.

Pochi giorni fa il governo ha modificato il Decreto sulla liberalizzazione del possesso e del porto d’armi, stringendo, seppur di poco, le maglie che erano state allentate nella bozza contro cui si erano schierati oppositori e Congresso. «La via verso la pace, la comprensione, la solidarietà, non si costruisce con la forza delle armi. Si costruisce con la forza dell’educazione, con la forza del dialogo, dell’amore», ha detto il nuovo presidente della Cnbb. E le sue parole hanno fatto il giro del Paese, riprese da numerosi altri quotidiani cartacei e online. «Temiamo quanto può accadere in una società piena di polarizzazioni e contraddizioni», ha aggiunto dom Walmor a proposito dell’ultimo Decreto di Planalto.

«Il punto di partenza del rapporto con il governo federale, così come con tutti gli altri segmenti della società, è il dialogo. Dialogo per ascoltare e essere ascoltati, per poter dire ciò che la Chiesa ha da dire oltre ogni ideologia, con la forza del suo Vangelo», ha detto ancora il vescovo di Belo Horizonte, rispondendo alla domanda sui rapporti con il nuovo presidente Jair Bolsonaro e il suo governo.

In conclusione, alcune parole anche sull’Amazzonia e sul prossimo Sinodo indetto da papa Francesco. «L’obiettivo principale è l’evangelizzazione. È la Chiesa presente in Amazzonia che prende il Vangelo di Gesù Cristo per essere assimilato, spiegato, con conseguenze per una vita migliore, uno sviluppo integrato. Questo è il nostro stile. L’impegno a costruire una società equa e solidale è un impegno senza compromessi. La Chiesa ha un suo spazio, non può essere assente, ma non è un partito politico».