I nuovi missionari del Pime di quest’anno – che saranno ordinati in parte sabato 12 in Duomo a Milano e in parte nelle proprie diocesi – vengono tutti da Africa, Sudamerica e Asia: due, originari del Myanmar, sono destinati alla Cina. Ci raccontano le loro storie, in attesa di partire
Il Pime piange a Tokyo la scomparsa di padre Vincenzo Pascale, missionario di origini lucane per più di quarant’anni donato all’Asia. Ai giovani missionari raccomandava: “Cercate di cogliere anche gli aspetti apparentemente marginali di una cultura. Il più delle volte è lì che si gioca la missione”
Nella solennità di Pentecoste nel suo seminario in Camerun il Pime ha celebrato la promessa di aggregazione al’istituto e di ammissione al diaconato e al presbiterio di alcuni seminaristi
Ancora un missionario del Pime portato via dal Covid-19 in Brasile: con padre Luigi, 74 anni, se ne va un uomo che nell’Amapà ha vissuto tutta la vita tra chi è abbandonato dagli altri. Due anni fa ci aveva detto: «Qui si fa una catechesi quotidiana, della vita. Gesù dice: “Non invitate chi può ricambiarvi, ma chi non può darvi niente”. E questo, senza fare prediche, converte».
Missionario nell’Amapà in Brasile era rimasto tra la sua gente per più di vent’anni anche dopo due ictus che gli avevano lasciato conseguenze sul fisico. Colpito dal Covid-19 in gennaio è morto a Rancio di Lecco per le sue conseguenze
Padre Donghi – missionario del Pime scomparso pochi giorni fa – aveva preparato una catechesi sul tema della preghiera che avrebbe dovuto tenere in questi giorni a Lecco. In questo testo ammoniva: «Chi non ama il fratello non prega seriamente». E concludeva: «Ogni distacco ci richiama alla grande pietà che dobbiamo nutrire, nella preghiera, gli uni per gli altri. Preghiamo gli uni per gli altri: farà bene a noi e farà bene a tutti»
Il Pime piange in Andhra Pradesh padre Raja Durgama un altro missionario scomparso a causa della pandemia. Negli anni Settanta era stato tra i primi sacerdoti indiani a entrare nell’istituto e all’inizio degli anni Duemila era stato anche superiore regionale per l’India
È deceduto questa notte, nella casa del Pime di Rancio di Lecco, padre Roberto Donghi, missionario del Pime che ha vissuto a lungo in Guinea Bissau. Avrebbe compiuto 49 anni tra qualche giorno. Lo avevamo incontrato poche settimane fa e ci aveva raccontato della sua missione africana, dei legami che continuava a mantenere vivi con la sua gente di Catió e delle isole Bijagos, del suo desiderio di continuare a essere utile pure da qui. E anche della fatica di confrontarsi con il mistero della malattia… Ecco quello che aveva condiviso con la nostra rivista