C’è un vescovo a Hong Kong

Dopo due anni e mezzo papa Francesco ha nominato il gesuita Stephen Chow Sau-yan alla guida di una Chiesa in un momento particolarmente difficile per la dura repressione delle proteste anti-Pechino. Un pastore giovane che qualche tempo fa aveva detto: “Sono disposto a essere un ponte. Questa società non avrà futuro se qualcuno non sceglie di camminare nel mezzo e di fare da ponte”
 

Hong Kong, l’opposizione in carcere. Cinque vengono dal mondo cattolico

Stanotte entrano in prigione altri cari amici, tra i quali Lee Cheuk-yan, Cyd Ho e Leung Kwok-hung. Molti dei condannati per “assemblea illegale” sono cresciuti con la Chiesa locale e i missionari del Pime. Sono i confessori dei nostri giorni: meriterebbero più riconoscimento. Ma il nostro tempo e questo mondo non amano la libertà
 

Via da Hong Kong: Irlanda e Portogallo in pole position

Dublino e Lisbona, grazie alle loro politiche che premiano con il diritto alla residenza gli investitori stranieri, stanno entrando tra le mete più ambite per quanti vogliono lasciare Hong Kong in cerca di una nuova residenza dopo la stretta di Pechino. Secondo un sondaggio il 21% degli abitanti oggi vorrebbe lasciare per sempre l’ex-colonia britannica
 

Perché il Vaticano tace su Cina e Hong Kong?

Padre Gianni Criveller, missionario del Pime e sinologo, commenta le risposte del segretario vaticano per i rapporti con gli Stati mons. Paul Gallagher a una domanda posta in un’intervista dalla rivista America: “L’enciclica Fratelli tutti ha parlato del significato dei movimenti popolari per una conversione politica. Credo che a Hong Kong li abbiamo visti in azione, ma Roma tace e continua a non designare un vescovo per i cattolici di Hong Kong”
 
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