La testimonianza di Maurizio Barcaro, che a Port-au-Prince e Jeremie gestisce alcune scuole sostenute da Fondazione Pime: «L’opposizione spinge i giovani in piazza, ma intanto la gente non ha da mangiare»
Mentre Washington archivia Donald Trump e molti ex-alleati prendono le distanze da lui, ci sono tre persone nel braccio della morte che la prossima settimana – prima dell’inaugurazione della presidenza Biden – potrebbero essere mandate al patibolo per la scelta di un governo che non esiste più. Tra loro Lisa Montgomery, che diverrebbe la prima donna uccisa in un’esecuzione capitale dal 1953
Negli Stati Uniti fa discutere il caso paradossale di Dustin Higgs, che dovrebbe ricevere l’iniezione letale il 15 gennaio nella corsa alle esecuzioni federali decisa dall’amministrazione Trump prima della fine del mandato. Ma nel braccio della morte è stato contagiato dal dilagare del Coronavirus
I cittadini Usa di origini indiane sono più che raddoppiati nell’ultimo ventennio. E l’elezione di una vice-presidente proveniente da questa comunità si accompagna a un avvicinamento geopolitico tra Stati Uniti e India, già in corso da tempo
Gli Stati Uniti arrivano alle presidenziali lacerati sulla questione razziale: «Oggi tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, ma il modo in cui guardiamo l’altro non è ancora cambiato», racconta monsignor Shelton Fabre, pastore di una diocesi in Louisiana, che guida il Comitato dei vescovi Usa contro il razzismo
Principale quartier generale del Pime negli Usa, l’ex città dei motori ha l’80% di abitanti neri e venti chiese cattoliche legate alle loro comunità. Parlano i padri Mazur e Piccolo, che operano tra i migranti
Tra i tre nuovi ausiliari del cardinale Cupich nominati oggi da papa Francesco c’è anche padre Bob Lombardo, dei Franciscan Friars of the Renewal. Un ordine nato negli anni Ottanta per tornare negli Stati Uniti di oggi alla radicalità del santo di Assisi. E che nel 2005 il cardinale George chiamò a Chicago per riportare la Chiesa cattolica tra gli ultimi del quartiere nero di West Humboldt Park
Negli Stati Uniti è fissata per mercoledì 26 in una prigione federale dell’Indiana l’esecuzione della pena di morte per Lezmond Mitchell, un nativo colpevole di un duplice omicidio avvenuto in una riserva dei Navajo nel 2001. Ma la tribù – a cui appartenevano anche le vittime – si batte per fermare questo esito: “Per noi la vita umana è sacra e non è lecito uccidere per vendetta”. E la famiglia delle vittime è d’accordo