Alla lista dei film stranieri candidati all’Oscar, si è aggiunto da poco “Wiñaypacha”, prima pellicola interamente girata in Aymara, una lingua usata da appena 2 milioni di persone. Il regista è Oscar Catacora, un trentenne peruviano al suo primo lungometraggio: non ha voluto attori e ha usato il nonno come protagonista per raccontare tradizioni e modi di vita di una popolazione delle Ande in via di estinzione
L’ultimo film di Kim Ki-duk “Il prigioniero coreano” racconta la paradossale vicenda di un pescatore che oltrepassa il confine per sbaglio e il suo doppio destino di vittima dei servizi segreti di Seul e di Pyongyang
Una commedia di una regista franco-iraniana racconta le seconde generazioni, i conflitti fra chi si sente integrato e chi non lo è, e la deriva verso il fanatismo islamico, con sensibilità e umorismo.
La questione razziale al centro del film-documentario del regista haitiano Raoul Peck. Che inaugura la 27° edizione del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina di Milano, ponendo alcune domande di fondo, che interpellano anche il nostro Paese e la nostra società sempre più multietnica
Pur essendo usata soprattutto per rendere più verosimili i videogame, la realtà virtuale sta diventando uno strumento importante anche per chi si occupa di sociale. Tanto che in questi giorni, al SXSW Film Festival di Austin sarà presentato il primo video-documentario a 360 gradi sul tema del traffico di esseri umani
A Milano il 4 aprile si apre il Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina promosso dal COE. Un unicum nel panorama italiano che vuole mostrare il volto artistico dei tre continenti e usare il cinema per superare tutte le barriere culturali.