«Zindagi Tamasha» sembra avere tutte le carte in regola per essere dichiarato un ottimo film. Ma un partito islamista del Pakistan si è opposto all’uscita, che sarebbe dovuta avvenire domani, perché il protagonista sembra criticare la controversa legge sulla blasfemia
Arriva nelle sale “The Farewell – Una bugia buona” della regista Lulu Wang, un film che racconta il valore delle radici, la solitudine degli anziani e lo spaesamento delle seconde generazioni. A partire dai modi diversi di porsi di fronte a una malattia
A 18 anni dall’uscita in tutto il mondo, il film giapponese di animazione “La città incantata” è arrivato anche in Cina. Il cartone premio Oscar nel 2003 – che finora era circolato tra i cinesi solo in versioni pirata – sta sbancando al botteghino proprio nei giorni della visita del leader Xi Jinping in Giappone in occasione del G20
A Beirut – proprio alla vigilia dell’uscita del film Disney Aladdin – una mostra ripropone le locandine delle pellicole del Novecento sul Medio Oriente. Un percorso che rivela quale ruolo abbia avuto il cinema nella diffusione degli stereotipi su questa regione del mondo
Alla lista dei film stranieri candidati all’Oscar, si è aggiunto da poco “Wiñaypacha”, prima pellicola interamente girata in Aymara, una lingua usata da appena 2 milioni di persone. Il regista è Oscar Catacora, un trentenne peruviano al suo primo lungometraggio: non ha voluto attori e ha usato il nonno come protagonista per raccontare tradizioni e modi di vita di una popolazione delle Ande in via di estinzione
L’ultimo film di Kim Ki-duk “Il prigioniero coreano” racconta la paradossale vicenda di un pescatore che oltrepassa il confine per sbaglio e il suo doppio destino di vittima dei servizi segreti di Seul e di Pyongyang
Una commedia di una regista franco-iraniana racconta le seconde generazioni, i conflitti fra chi si sente integrato e chi non lo è, e la deriva verso il fanatismo islamico, con sensibilità e umorismo.
La questione razziale al centro del film-documentario del regista haitiano Raoul Peck. Che inaugura la 27° edizione del Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina di Milano, ponendo alcune domande di fondo, che interpellano anche il nostro Paese e la nostra società sempre più multietnica