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Addio a don Giuseppe Geremia

Domenica 11 giugno ha concluso, serenamente, la sua giornata terrena presso la Casa del Clero di Treviso don Giuseppe Geremia di anni 89, 64 di sacerdozio, arciprete di Salgareda per 31 anni. Ne danno l’annuncio il vescovo Michele, i fratelli Mario, Anna Maria, Angelo, Rita, Camillo e padre Pietro del Pime, i nipoti, i pronipoti e familiari tutti, uniti alla parrocchia di Salgareda, alle parrocchie della Collaborazione di Ponte di Piave, alla comunità sacerdotale della Casa del Clero e al presbiterio diocesano, si raccolgono in preghiera con tutti coloro che hanno incontrato, conosciuto e stimato don Giuseppe nel suo lungo ministero sacerdotale e nell’impegno caritativo e sociale. Gesù Buon Pastore lo accolga ora nella pace eterna e gli doni il premio riservato ai suoi servi fedeli. Ricordo che nel 1947, eravamo compagni di scuola nel seminario diocesano di Treviso. Per motivi di salute dovetti lasciare il seminario e dopo alcuni anni passai al Pime. Fummo ordinati sacerdoti nel 1959. Suo fratello Pietro era entrato nel Pime e nel 1972 partì nelle Filippine dove si trova tuttora. Ha passato dei momenti di opposizione violenta e minacce di morte. Sempre vicino ai poveri, agli oppressi, alle persone trattate senza rispetto e giustizia. Veramente, mi sembra che i due fratelli si trasmettevano una passione di fedeltà alle istanze del Vangelo. Di don Giuseppe leggo: «A Salgareda è sempre stato molto vicino ai più sfortunati, collaborando attivamente col Comitato dei diritti dei malati di cui è stato presidente. È stato impegnato anche con altri sodalizi, come ad esempio l’Associazione dei familiari dei malati mentali, gli Alcolisti Anonimi e si è attivato nell’accoglienza agli immigrati». Ho ritrovato don Giuseppe qualche mese fa nella comunità sacerdotale della Casa del Clero di Treviso. Era un po’ inquieto e voleva continuamente parlarmi del fratello. A volte, di qualcuno, giunto a una certa età, senti dire che ha perso la conoscenza di sé. Tuttavia, fino ai suoi ultimi giorni, don Giuseppe è stato accanto al fratello… Sentiamoci vicini ai nostri preti anziani e ammalati della Casa del Clero.

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