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Addio a padre Mario Bianchin, missionario del Pime per 50 anni in Giappone

Nato a Fontane di Villorba (TV), il 18 aprile 1941, Mario Bianchin è entrato nel PIME di Piazza Rinaldi a Treviso il 13 ottobre 1952 come seminarista. L’aveva portato in bicicletta il suo cappellano. Compie gli studi di teologia negli Stati Uniti, emette il giuramento il 4 giugno 1964 ed è ordinato sacerdote il 12 giugno 1965. Dopo alcuni anni di servizio negli USA come animatore vocazionale ed aver conseguito un M.A. (laurea) sui media alla Loyola University di Los Angeles nel giugno del 1972, parte per il Giappone il 4 ottobre seguente. Produce una video-cassetta sulla preghiera (Inori) in Giappone. Lo scorso 14 febbraio il nunzio mons. Leo Boccardi gli aveva conferito la “Croce pro Ecclesia et Pontifice” per il trentennale servizio missionario presso la Nunziatura Apostolica locale. La cerimonia, svoltasi nella parrocchia di Yurigaoka (dove padre Mario era appunto impegnato), ha rappresentato un grande onore per tutta la comunità missionaria giapponese. Nel 2013, in occasione del Santo Natale, padre Mario ricordava con queste parole ciò che per lui rappresentava il tratto distintivo della dimensione sacerdotale e missionaria: «Essere dei “chiamati” è la parola che ci costituisce, la parola che ci permette di vivere quella vita nuova che è il “suo” dono: sempre in ascolto e sempre assenzienti a Lui che ogni giorno ci chiama ad essere “con Lui”».  Padre Lembo ci scrive: «Padre Mario è deceduto presso l’Ospedale Cattolico delle Suore di San Giovanni Evangelista, SakuraMachi, Tokyo, alle ore 4:21 del giorno 8 agosto. Padre Mario era stato ricoverato dal 17 marzo presso un altro Ospedale Cattolico, il San Marianna di Kawasaki, in seguito a una polmonite Interstiziale. La gravità della cosa lo ha portato ad un lungo ricovero. Padre Mario è morto sereno. Sono andato quasi ogni giorno a trovarlo, per parlare e pregare assieme. Ogni domenica celebravo la S. Messa con lui nella sua camera». L’8 agosto 2023 il Signore lo ha chiamato a sé per ricevere il premio eterno al suo servizio alla Chiesa e al Regno di Dio.    

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