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Le lettere di fratel Charles a donne consacrate

In quest’anno, in cui si celebra il centenario della morte del beato Charles de Foucauld, siamo invitati a rileggere i suoi scritti che ci fanno entrare nei suoi pensieri profondi, nella sua passione di amore e di imitazione di Gesù per essere anche noi sua immagine, lasciarlo vivere in noi e continuare così la sua vita. Nel corso della sua vita, il beato Charles ha scritto migliaia di lettere a laici sacerdoti e religiosi. Alcune di esse sono state indirizzate a donne consacrate: monache, religiose e laiche. Le Discepole del Vangelo hanno pubblicato il libro Lettere a donne consacrate: madri, sorelle, figlie (Glossa Edizioni, 2015) che contiene una scelta di lettere rivolte a religiose e laiche. Nella presentazione del libro, il vescovo del deserto della diocesi di Ghardaia (Algeria) scrive: «Il lavoro è stato fatto in uno spirito di collaborazione comunitaria che è esso stesso un bell’esempio di collaborazione di donne impegnate nella vita comune alla sequela di Gesù. La corrispondenza di Charles de Foucauld è, in effetti, abbondante, varia e suscettibile di ispirare numerose forme di impegno, sia che si tratti della vita contemplativa o apostolica, sia che si tratti di una semplice esistenza laica vissuta nel cuore del mondo. (….) Queste lettere ci mettono davanti all’essenziale della vita cristiana: far splendere l’Amore con il quale Gesù ci ama». Leggiamo un passo della lettera scritta a suor Saint-Jean du Sacré Coeur: «Per essere interamente distaccata da voi stessa per dimenticarvi totalmente di voi e per agire in tutto per la più grande gloria di Dio, il mezzo migliore, mi sembra, è di prendere l’abitudine di chiedervi, in ogni cosa, ciò che Gesù penserebbe, direbbe, o farebbe al vostro posto e di pensare, dire, fare, ciò che Egli farebbe». Così il vescovo del deserto ringrazia le Discepole del Vangelo: «Grazie per questo lavoro comunitario perché ci danno l’occasione per fortificare in noi l’essere interiore affinché sia nel cuore di questo mondo, sull’esempio del “Fratello Universale”, l’espressione dell’Amore di Dio per ogni persona».

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