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Sei Clemente?

È la domanda che alcuni algerini facevano continuamente a Clément Bigirimana, studente del Burundi, giunto nel 2007 e ritornato nel suo Paese con la licenza di insegnamento della lingua francese ottenuta presso l’università di Wargla. Prima di partire ha raccontato: «Ho vissuto un bel periodo in cui ho scoperto che la vita è un “sistema”, dove tutto si capovolge: il bene e il male, la salute e la malattia, la gioia e lo sconforto, l’incertezza e la convinzione… E per me? Qui in Algeria non ho mai visto la mia vita in negativo. Ho condotto una vita semplice che mi ha reso “vicino” e disponibile a tutti. E ho scoperto un’altra immagine della “Chiesa-Famiglia di Dio”. Questo mi ha dato coraggio e gioia per vivere in mezzo a un popolo con il quale ho tessuto amicizie che non mi attendevo. Allora mi resta ancora forte la domanda degli algerini: “Sei Clemente?” Sì, me lo chiedo anch’io, perché questo mio nome di battesimo mi mette in relazione diretta con Dio, che è clemente e che vuole che il suo amore sia il segno di chi sa viverlo».

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