Settimana di preghiera dei cristiani: dalla schiavitù alla comunione
Il materiale per la Settimana di preghiera di quest’anno è stato preparato dalle chiese dei Caraibi. La storia del cristianesimo in quella regione contiene un paradosso.
Da una parte, infatti, la Bibbia fu utilizzata dai colonizzatori per giustificare la loro opera di assoggettamento degli indigeni di queste terre, insieme ad altri che furono condotti dall’Africa, dall’India e dalla Cina. Molte persone furono sterminate, ridotte in catene, schiavizzate, o furono costrette a ingiuste condizioni di lavoro. Dall’altra parte, però, la Bibbia divenne una fonte di consolazione e di liberazione nelle
mani di coloro che soffrivano in mano ai colonizzatori. Oggi la Bibbia continua a essere fonte di consolazione e di liberazione, e ispira molti cristiani nei Caraibi a farsi carico delle condizioni che oggi minano la dignità umana e la qualità della vita. Mentre la catena di ferro della schiavitù viene fatta cadere, nasce un nuovo vincolo di amore e di comunione nella famiglia umana che esprime l’unità per cui le nostre chiese pregano.
Articoli correlati
Egitto, il turismo scopre la magia di Siwa
L’oasi nel Sahara, circondata da una natura rigogliosa, ha una lunghissima storia e una cultura unica, dovuta al suo is…
Padre Davide Carraro, la forza sta nelle radici
Domani 26 gennaio, sarà consacrato vescovo a Orano ( Algeria ) il nostro trevigiano di Sambughè Davide Carraro che dice…
Nel buio di Gaza, la luce dell’Eucaristia
Nonostante la guerra, continua a essere attivo il laboratorio di produzione di ostie della parrocchia della Sacra Famig…

