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Treviso: per chi suona la campana?

Rientrato dalla Tunisia, ora risiedo nella casa del Pime di Treviso accanto alla Chiesa Votiva di Maria Ausiliatrice in Via Venier 32, fino al prossimo invito a ripartire. Non ridete, il missionario che ha salute è bene che tenga la valigia sempre pronta. La Madonna continua a camminare con noi, Maria Immacolata della casa apostolica di Piazza Rinaldi e Maria Ausiliatrice della nuova sede. Ora, noi missionari Pime del Triveneto celebriamo i cento anni di vita missionaria incominciata nel 1922 per iniziativa di padre Gaetano Filippin e del vescovo Andrea Giacinto Longhin. La nuova Casa Apostolica per le Missoni Estere, sentiva e trasmetteva che il Vangelo non è rinchiuso in un recinto. Oggi contiamo 150 missionari partiti dal Triveneto. Vi invitiamo subito a mettere in agenda questa data: 18 giugno 2022, ora 9, celebrazione del centenario nella Chiesa Votiva. Presiederà Mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso e concelebreranno padre Ferruccio Brambillasca, superiore generale del Pime, i vescovi Bonivento e Pasqualotto del Pime e mons. Alberto Bottari, missionario fidei donum ad Ambam (Camerun). Celebrare non è solo ricordare ma risentire, riaccendere, riprendere il cammino missionario vissuto insieme a Treviso e nel Triveneto. Il giorno di Pasqua del 1928, mons Longhin disse: «Tre cose mi stanno sommamente a cuore: il Seminario diocesano, il Seminario dell’Immacolata e il Collegio Pio X». Ce lo ha affermato ancora mons. Antonio Mistrorigo, vescovo di Treviso, nel discorso d’inaugurazione del nuovo seminario di Preganziol il 29 giugno 1967. Diceva: «Oggi è la festa della diocesi intera, oltre che dei missionari del Pime. Noi non saremo cattolici se non saremo missionari. Lo spirito missionario è il termometro infallibile della nostra vita cristiana. Il Signore benedica di più, oggi, per questo, tanto la diocesi che i missionari, che cercano assieme, con buona volontà, un modo nuovo di servire la Chiesa e l’umanità, un modo nuovo per sommare, per moltiplicare le forze, affinché non restino divise (…)». Il vescovo di Treviso Michele Tomasi scrive nella recente lettera pastorale: «Stiamo vivendo insieme forme sempre nuove della nostra fede, tra battute d’arresto e ripartenze». E conclude: «Camminiamo saldi nella speranza, gustare il nostro stare insieme per camminare insieme». Per chi suona la campanella del centenario? Quando Ernest Hemingway scriveva il suo romanzo Per chi suona la campana”, si riferiva al famoso sermone di John Donne che diceva che nessun uomo è un’isola e cioè non può considerarsi indipendente dal resto dell’umanità e concludeva: «Non chiedere mai per chi suoni la campana. Essa suona per te».  Amici, siete tutti invitati!

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