Via Crucis con i migranti
Venerdì santo, ore 15, Via Crucis coi migranti ospiti a Sotto il Monte. Il gruppo degli anglofoni, cristiani di varie espressioni, si sono uniti per ricordare Gesù in croce. Li incontro spesso e avevo loro suggerito l’idea. Han fatto tutto loro e i responsabili della Cooperativa Ruha li hanno sostenuti, così come permettono ai migranti musulmani di fare i loro incontri. Per me era commovente assistere alla loro preghiera e vivere col pensiero della Via Crucis.
Aiutare i migranti a fare i loro incontri secondo la loro cultura ed espressione religiosa, vuol dire riconoscere l’apporto che le varie religioni, vissute nella loro autenticità, possono portare all’intesa tra i popoli e allo sviluppo della vera pace. Papa Giovanni Paolo II disse che in ogni preghiera autentica lo Spirito Santo prega.
I diversi credenti non solo vanno accolti, ma devono anche essere aiutati, nel rispetto di tutti, a vivere fedeli alla loro cultura e religione e ad essere riconosciuti degni nel loro dovere e diritto di contribuire ad una migliore convivenza mondiale. È umiliante pensare che mentre ci crediamo superiori in tante cose, abbiamo bisogno di fare attenzione agli esempi e agli aiuti che possono apportarci?
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