La crisi economica che la pandemia ha portato con sé ha causato il rientro di più di 150mila di lavoratori migranti cambogiani dalla Thailandia. Ma, ritornando a casa, trovano poche opportunità
A pochi giorni dal decimo anniversario il tribunale supremo del Giappone ha confermato in un giudizio la responsabilità del governo e della società elettrica che gestiva l’impianto nell’incidente alla centrale nucleare. Mercoledì una serata in streaming sui «dimenticati di Fukushima» e la corsa al nucleare ripresa in grande stile in Asia
In libreria l’ultimo romanzo dello scrittore cinese dissidente Ma Jian, che critica il regime con un fantasmagorico mix di realtà e fantasia. La denuncia dello scrittore è chiara: la popolazione cinese si sta convertendo in «una massa di adulti-bambini che viene nutrita, vestita e intrattenuta, ma che non ha diritto di ricordare il passato né di fare domande»
È di almeno 100 feriti il bilancio del sisma del settimo grado della scala Richter che ieri è tornato a colpire l’area di Fukushima, teatro dieci anni fa della devastante “triplice catastrofe” che mise in ginocchio il nord del Giappone. Un bilancio fortunatamente contenuto ma che colpisce una zona dove tante ferite restano aperte, a cominciare da quella della centrale nucleare, come raccontiamo nel numero di questo mese di «Mondo e Missione»
La testimonianza di un operatore umanitario da Yangon: «Gli amici che scendono in piazza a manifestare mi dicono: “Non possiamo tornare indietro, siamo pronti a morire per i nostri figli”. Ma quante responsabilità internazionali per la debolezza in cui il Paese si trova ad affrontare questa prova»
Anche lontano dalla capitale, le minoranze si stanno unendo alle manifestazioni contro il golpe con le loro bandiere, i loro slogan, la varietà di idiomi e costumi. Shan, Karen, Kachin, Kayah, Wa hanno rispedito al mittente l’improbabile «offensiva del sorriso» del generale Min Aung Hlain scegliendo di stare dalla parte di Aung San Suu Kyi
Nell’odierna Giornata mondiale del malato papa Francesco invita a mettere al centro la fiducia nella cura della salute. Un esempio di questo stile è il progetto che la Fondazione Pime sostiene nella missione di Kodbir: un modello di sviluppo sanitario territoriale a beneficio della minoranza etnica santal e della maggioranza bengalese
Proprio mentre intorno a Marte in queste ore si intrecciano missioni degli Emirati Arati, della Cina e degli Stati Uniti, il tempio Daigoji di Kyoto ha annunciato che nel 2023 manderà in orbita un «tempio spaziale» da cui invocare la pace su tutta la Terra