Malaysia, un libro accentua i pregiudizi contro i cristiani

Malaysia, un libro accentua i pregiudizi contro i cristiani

La comunità cristiana in Malaysia – che rappresenta il 9% della popolazione – è ben integrata. Ma a causare scompiglio è un libro che li accusa di essere cospiratori con lo scopo di indebolire il ruolo dell’islam nel Paese. Anche l’arcivescovo di Kuala Lumpur è accusato di propaganda antislamica

 

La consistente comunità cristiana della Malaysia che solo poche settimane fa aveva gioito per una decisione della Corte suprema – che negava validità alla proibizione dell’uso della parola “Allah” (di uso comune nel Paese anche al di fuori dell’ambito islamico) per indicare “Dio” nei testi religiosi cristiani – si trova alle prese con quello che è percepito come un ulteriore attacco a una minoranza pienamente integrata, con l’intenzione di screditarne identità e ruolo.

La pubblicazione dell’edizione digitale del libro Pendedahan Agenda Kristian (Mostrare l’agenda cristiana), pubblicato in edizione cartacea nel 2014, lo rende disponibile per un pubblico più vasto e la sua diffusione è accompagnata da una campagna che cerca di accreditare la tesi di una cospirazione per minare la natura eminentemente islamica della società malese. Il volume non è però frutto di individui o gruppi noti per le iniziative radicali, ma ha addirittura l’imprimatur del Consiglio islamico dello stato di Selangor, ente al quale viene abitualmente riconosciuto un certo prestigio.

“I cristiani fanno del loro meglio per creare risentimento tra i musulmani, che devono essere rigorosi e prudenti verso i cristiani che non dobbiamo imitare o considerarli come nostri protettori, leader o tutori. Se dimentichiamo e dubitiamo della verità dell’islam, sarà più facile essere influenzati dalle bugie diffuse dai cristiani”. Altri passaggi dipingono i cristiani come corrotti, sostenendo questa tesi con citazione dal Corano, e accentua i toni quando mette in guardia i musulmani verso i rapporti di amicizia con i cristiani che sarebbero “nemici dell’islam con intenzioni sempre malevole e mentitori”.

Gli osservatori ritengono che il testo – che sta avendo un’ampia diffusione non solo negli ambienti dell’islamismo estremista – avrebbe di mira anzitutto le sette evangeliche i cui seguaci sarebbero “militi di una cospirazione segreta” tesa a indebolire il ruolo dell’islam nel Paese. A questa idea fornisce un sostegno nell’introduzione al volume il noto intellettuale Mohamad Adzib Mohd Isa.

Possibile che il proselitismo e i metodi di alcuni gruppi cristiani attivi in Malaysia possano avere creato più di qualche malumore e messo in cattiva luce la comunità dei battezzati che conta il nove per cento dei 32 milioni di abitanti. Soprattutto tra le componenti etniche cinese e indiana, tuttavia, se non in modo così aperto, anche i cattolici rischiano di subire i contraccolpi della propaganda contenuta nel libro. Una comunità di poco meno di due milioni che partecipa attivamente a ogni settore della vita pubblica malese, in modo pacifico e aperto al dialogo con gli stessi musulmani, si trova a subire un contesto che va diventando problematico per la facilità con cui i sospetti, e a volte le accuse, vengono espressi e accolti.

Da inizio maggio l’arcivescovo di Kuala Lumpur, mons. Julian Leow, è nel mirino dopo che è stato postato su Facebook un video di quattro minuti in cui si accusa il pastore di propaganda antislamica citando estratti di un suo intervento pubblico del 2014. Secondo i suoi denigratori, mons. Leow avrebbe delineato un piano venticinquennale contro i musulmani in Malaysia. Non solo i cattolici, ma altri gruppi della società malese hanno protestato fermamente contro la diffusione del filmato. Queste vicende hanno origine anzitutto nella ricerca di consenso degli estremisti che – appoggiandosi anche a parti politiche – cercano di imporre la Sharia nel paese, dove già le ambiguità presenti sul piano legale di fatto limitano le libertà individuali e pubbliche dei battezzati in un Paese dall’identità multietnica e plurireligiosa.

 

Foto: Flickr.com – Chiesa di San Francesco Saverio a Petaling Jaya