«Ci ha fatto sentire speciali»

Facevano parte della delegazione dei poveri, degli ultimi, degli scartati, ovvero dei quaranta “amici di Francesco” che sono stati invitati ieri ad accoglierne la salma a Santa Maria Maggiore. Ecco il racconto di suor Rita Gianetta di Casa Magnificat
«Che strano, in questo momento, mi sento come una persona speciale», mi sussurra Gift mentre, oltrepassate le transenne e i controlli, siamo incamminate con Bernadette e Brigitte verso la gradinata della Basilica di Santa Maria Maggiore. L’ho guardata e, nel suo volto commosso, i suoi occhi avevano davvero una luce speciale… «Gift – le ho detto – siamo speciali, sempre!». Eravamo parte di una delegazione particolare, la delegazione dei poveri, degli ultimi, degli scartati… La delegazione delle amiche e degli amici di Papa Francesco perché speciali e preziosi agli occhi e al cuore di Dio. Quaranta persone, ciascuna e ciascuno con una rosa bianca in mano, ad attendere e ad accogliere il Papa prima della sua tumulazione.
In quell’attesa carica di commozione ho sentito in me la bellezza e la forza evangelica delle parole di Francesco quando afferma che «è necessario che tutti ci lasciamo evangelizzare dai poveri». Quando ci esorta «a riconoscere la forza salvifica delle loro esistenze e a porle al centro del cammino della Chiesa… a scoprire Cristo in loro» (EG n. 198).
E ho pensato ai tanti volti, ai tanti nomi di giovani donne accolte: Faith, Monica, Blerina, Joy, Precius, Blessing, Natasha, Tina… alle tante storie ascoltate e scolpite a una a una nel nostro cuore di donna, sorella e madre, come ci esortava Sant’Angela Merici, nostra ispiratrice.
Sì, «Gesù vuole che tocchiamo la miseria umana, che tocchiamo la carne sofferente degli altri… che entriamo in contatto con l’esistenza concreta di sorelle e di fratelli, solo così possiamo conoscere la forza della tenerezza e restituire un nome, un volto a chi l’ha perduto e a chi non sa di averlo» (EG 270).
Grazie Francesco per aver “toccato” il nostro cuore, per aver liberato il Vangelo della vita scegliendo di camminare con coraggio e libertà sulle orme di Gesù «venuto perché tutti abbiano vita e questa in pienezza» (Gv 10,10).
A noi, oggi, scegliere da che parte stare. A noi scegliere di non lasciarci rubare la speranza di «un nuovo sogno di fraternità» (FT 6). A noi osare di vivere insieme il Magnificat della vita.
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