Con il Pime, il mondo in un diario

Realizzato dall’editrice Itl, il diario scolastico 2025-2026 è uno strumento semplice per accompagnare i ragazzi, aprendo giorno per giorno all’incontro con l’altro. Un’iniziativa realizzata in collaborazione con l’Ufficio Educazione alla Mondialità del Centro Pime di Milano, in continuità con le altre proposte educative

Nell’anno scolastico che sta cominciando in Italia c’è un nuovo strumento per accompagnare ragazze e ragazzi realizzato in collaborazione con il Pime. Proposto dall’ITL – la casa editrice dell’arcidiocesi di Milano – “Il diario” (p. 272, euro 9,90) è il classico scadenziario su cui segnare negli appositi spazi compiti a casa, verifiche, comunicazioni tra scuola e famiglia, ma con un ingrediente in più: uno sguardo aperto sui popoli del mondo e la bellezza dell’incontro con l’altro. Illustrato dai disegni di Bruno Dolif, alcune parti sono state curate dall’Ufficio Educazione alla Mondialità del Centro Pime, che da più di vent’anni nelle sue diverse sedi in Italia propone alle scuole percorsi che in dialogo con la didattica parlano di solidarietà, incontro tra popoli e culture, cittadinanza, legalità, sviluppo sostenibile.

È proprio una storia su sei saggi ciechi di un villaggio, raccontata da un missionario del Pime in India, a fare entrare tutti in questo clima nelle pagine del Diario. Premessa all’augurio che gli educatori del Pime rivolgono a ragazze e ragazzi per il nuovo anno scolastico: «Vi auguriamo di aprirvi con curiosità all’incontro con l’altro e alla diversità: troverete grandi tesori. Non abbiate paura di sbagliare, l’errore è un’opportunità per imparare e trovare nuove soluzioni. Andate oltre le apparenze e le generalizzazioni, giocate con ciascun compagno e compagna. Apritevi all’ascolto e alla scoperta della vostra storia e di quella che ciascuno porta con sé: è la chiave per aprirsi al mondo intero».
Al suo interno “Il diario” rimanda anche ai video del canale Youtube “Pime Educational”, promosso dal Centro Pime. E si riallaccia al panorama più ampio di proposte formative che l’Ufficio Educazione Mondialità mette a disposizione delle scuole. Tra le novità di quest’anno il percorso “Giovani a dimensione mondo” pensato per aiutare le classi a far emergere quelle piccole forme di aggressione e razzismo, che spesso rimangono invisibili ma portano a situazioni di emarginazione, esclusione e ansia negli ambienti in cui viviamo. «Educhiamo (fuori)classe – scrivono gli educatori del Pime – allenando l’empatia e l’ascolto, mettendo in campo la solidarietà e gesti di cura, giocando con coraggio per la vittoria di gruppi inclusivi e del benessere diffuso».