Nella capitale del Camerun alla chiesa di San Blaise – dove svolgono il proprio ministero i missionari del Pime – i seminaristi e quattro cori locali hanno portato la loro testimonianza in occasione della Giornata in cui la Chiesa pone al centro la missione ad gentes
L’Africa Centrale è stata gravemente colpita in questi giorni da nuove inondazioni che rilanciano il problema del cambiamento climatico. Dalla diocesi di Yagoua in Camerun l’appello di Fabio Mussi, missionario del Pime e direttore della Caritas locale: «Anch’io sono stato tentato di pensare che questa nuova disgrazia fosse un po’ troppo. Poi mi sono ricordato della parabola del Buon samaritano e ho lasciato da parte la “vergogna” di stendere ancora la mano»
Nella Messa di Pentecoste il rito per Adolfo, Arséne, Gael, Jean e Jérémie. Benedetta anche la nuova della casa dei missionari laici al cantiere del nuovo seminario PIME a Nkolbissong
Il continente si prepara al peggio. E non solo da un punto di vista sanitario. Preoccupano le ripercussioni su economie fragili e su popolazioni vulnerabili. L’impegno dei missionari del Pime
Sono i più vulnerabili e ora non possono neppure contare sul Centro Edimar, fondato da padre Maurizio Bezzi del Pime, che ha dovuto chiudere a causa della pandemia. Ma gli operatori continuano a sostenerli e accompagnarli in strada, anche in questo momento così difficile
Migliaia di sfollati, pozzi inutilizzabili, scuole allagate: tra i Paesi africani colpiti durante le scorse settimane da forti piogge fuori stagione c’è anche il Camerun. Dove a Yagoua è presente anche il Pime che ha lanciato una raccolta fondi straordinaria per fare fronte all’emergenza