Inondazioni in Camerun: emergenza nell’Estremo Nord

Inondazioni in Camerun: emergenza nell’Estremo Nord

Migliaia di sfollati, pozzi inutilizzabili, scuole allagate: tra i Paesi africani colpiti durante le scorse settimane da forti piogge fuori stagione c’è anche il Camerun. Dove a Yagoua è presente anche il Pime che ha lanciato una raccolta fondi straordinaria per fare fronte all’emergenza

 

Negli ultimi giorni le alluvioni (secondo gli esperti le peggiori dal 2012) hanno lasciato senza casa almeno 100 mila persone nella regione del Camerun al confine con il Ciad, e nella città di Bafoussam, a occidente, 42 persone hanno perso la vita per colpa di una frana. Il fiume Logone è esondato a inizio ottobre causando cinque morti e distruggendo molte case, soprattutto nel distretto di Zina: l’accesso ai villaggi è possibile solo in barca.

«L’acqua [del fiume] continua a salire dopo le piogge torrenziali. La situazione rimane critica. Le scuole sono chiuse fino a nuovo avviso. Oltre ai morti, le inondazioni hanno causato enormi danni alle case, ai raccolti, alle strade e alle autostrade in vaste aree del paese», ha dichiarato al sito AA.com Ibrahim Boukar, sindaco di Maga..

Secondo altre fonti locali le persone colpite dal disastro in Camerun sono 70 mila e l’esercito sta lavorando per evacuare le zone più difficili da raggiungere che mancano di beni di base.

Per fratel Fabio Mussi, missionario del Pime che opera nella diocesi di Yagoua, sono soprattutto le zone di Zina e Kai Kai a soffrire i maggiori danni. Questo dato viene confermato da fonti amministrative, secondo le quali le persone colpite finora sono complessivamente 40 mila, con gradi di vulnerabilità diversi. Solo nel distretto di Zina sono stati colpiti dalle alluvioni almeno 60 villaggi coinvolgendo quasi 20.000 persone. Una parte della popolazione ha trovato rifugio nei pressi della diga di Sara, a 5 chilometri da Zina, mentre nel distretto di Kai Kai sono stati individuati due siti di rifugio dove almeno 260 famiglie sono in grave difficoltà.

Padre George, della diocesi di Kai Kai, ha dichiarato: «Attualmente sono oltre 9.500 le persone che hanno dovuto abbandonare le loro case e che dormono all’addiaccio. Ma questo numero è destinato ad aumentare giorno dopo giorno. Anche la nostra scuola è invasa dalle acque: in un solo giorno sono salite da 30 centimetri a 70. Insieme ai genitori dei bambini abbiamo deciso di spostare i banchi e la scuola nei locali della parrocchia, in modo da continuare le lezioni».

In questa situazione infatti l’accesso al cibo, all’acqua e alla sanità diventa estremamente limitato. Molti pozzi sono stati sommersi, nel distretto di Zina almeno tre centri sanitari non sono più funzionanti e molte scuole sono chiuse. Le popolazioni isolate su dighe o terreni non inondati, dopo aver perso in toto o in parte le loro proprietà, non hanno accesso a fonti sicure di acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. In questo modo i rischi che si diffondano malattie legate all’acqua, soprattutto la malaria, è elevato.

I missionari del Pime aggiungono poi che molte famiglie rischiano di trovarsi senza raccolto. Si stima che solo a Zina 47 mila ettari di colture siano stati distrutti, interi campi di miglio e riso sono stati inondati, molti capi di bestiame sono morti e anche le aree di pascolo sono ridotte a isolotti emersi, in base ai dati del sito Reliefweb.

Da diversi anni le piogge fuori stagione causano disagi in Camerun, ma quest’anno le inondazioni hanno distrutto anche le dighe di quelle zone che normalmente ospitano la popolazione sfollata da altre aree del Paese. Infatti le inondazioni di questo periodo sono solo l’ultimo dei problemi che la diocesi d Yagoua ha affrontato negli ultimi tempi. A causa della presenza del gruppo terroristico di Boko Haram infatti, la regione è stata testimone di un’emergenza profughi che ha coinvolto 480 mila tra sfollati interni e rifugiati nigeriani.

 

Per aiutare i missionari del Pime sono disponibili le seguenti modalità:

1)   Bonifico bancario intestato a “Fondazione PIME Onlus”:

IBAN IT 11 W 05216 01630 000000005733

BIC: BPCVIT2S

Causale: “S121 – EMERGENZA INONDAZIONE ESTREMO NORD DEL CAMERUN”

2)   Donazioni online su donazioni.pimemilano.com/

Causale: “S121 – EMERGENZA INONDAZIONE ESTREMO NORD DEL CAMERUN”

3) Tutte le altre modalità di donazione sono elencate a questa pagina. Specificare per ogni donazione la causale  “S121 – EMERGENZA INONDAZIONE ESTREMO NORD DEL CAMERUN”

Sarà premura dell’Ufficio Progetti e Sostegni a distanza aggiornare costantemente attraverso le testimonianze di fratel Fabio Mussi.