L’emergenza Coronavirus ha riportato davanti agli occhi di tutti in queste ore la situazione drammatica delle carceri in Italia. Un modo per sostenere chi opera per rendere più umani questi luoghi viene dall’uovo di Pasqua del Pime che quest’anno è realizzato dai detenuti di Ragusa e Venezia. Acquistandolo on line si aiutano i carcerati in Italia e nello stesso tempo si sostiene l’opera dei missionari del Pime del mondo
Due banditi, armati e incappucciati, sono entrati nella casa dove risiedono i padri anziani dell’istituto nello Stato del Paranà. Nell’azione è rimasto livemente ferito padre Jaime Coimbra (un taglio alla testa prontamente medicato). Anche la mancanza di sicurezza in Brasile è un aspetto della realtà che i missionari sono chiamati a condividere con la gente loro affidata
Lo studio di lingue, scienze e arti, la preparazione a viaggi epici. E poi la scoperta di mondi sconosciuti: una conferenza alla Biblioteca del Pime descriverà la partenza dei primi religiosi destinati alla Cina
Nella parrocchia della Santissima Trinità a Milano domenica 16 si è svolto il conferimento del ministero dell’accolitato a cinque giovani del Seminario internazionale del Pime di Monza
Proprio dalla città oggi al centro dell’emergenza del Coronavirus esattamente 150 anni fa partiva il viaggio dei primi missionari del Pime verso la loro missione nell’Henan. Una ricorrenza che viene ricordata il 17 febbraio a Milano con un convegno e una mostra che sono anche un’occasione per riflettere sullo sguardo con cui accostarsi al dramma che la Cina oggi sta vivendo
Un numero tutto dedicato alla Cina quello di febbraio, che ripercorre la storia del Pime nel grande Paese asiatico. Perché il filo del Vangelo non si spezza se ha messo buone radici
Nel febbraio 1870 i primi quattro missionari del Pime partivano per l’Henan, nel cuore della Cina continentale. Storia di una missione travagliata. E di un’amicizia che continua ancora oggi