Dopo Frigeni un vescovo brasiliano nella diocesi di Parintins

Dopo Frigeni un vescovo brasiliano nella diocesi di Parintins

Papa Francesco ha nominato oggi mons. José Albuquerque de Araújo, 54 anni, alla guida della diocesi dell’Amazonas creata e fatta crescere dal Pime.  Succede a mons. Giuliano Frigeni, missionario dell’istituto che è stato pastore di questa Chiesa sul grande fiume per 23 anni. E resterà comunque in Amazzonia: «Papa Francesco dice a tutti di venire in Amazzonia. Non posso certo andarmene io…».

 

Nella diocesi brasiliana di Parintins – quella a cui maggiormente è legata la storia della presenza del Pime in Amazzonia – arriva un nuovo vescovo. E per la prima volta non è un missionario del Pime. Papa Francesco ha accolto, infatti, oggi la rinuncia per raggiunti limiti di età presentata da mons. Giuliano Frigeni, 75 anni, dal 1999 alla guida di questa Chiesa locale fatta crescere dai missionari dell’istituto nello Stato dell’Amazonas. Il nuovo vescovo sarà un presule brasiliano, mons. José Albuquerque de Araújo, 54 anni, originario dell’arcidiocesi di Manaus dove già dal 2016 era vescovo ausiliare.

«Il nuovo vescovo farà il suo ingresso il 12 febbraio – racconta da Parintins padre Giuliano -. Mi ha già detto: “Stai lì, ho tante cose da chiederti”. Mi sposterò dal vescovado alla casa del Pime… Del resto papa Francesco lo dice a tutti di andare in Amazzonia. Io che sono già qui da 43 anni ci rimango…».

Erano appena due o tremila gli abitanti di questo porto sul Rio delle Amazzoni, quando i primi missionari del Pime arrivarono qui nel 1955. È stata l’avventura di un gruppo di missionari vulcanici (un nome per tutti: padre Augusto Gianola) che hanno accompagnato la crescita di una città che oggi conta 70 mila abitanti ed è il punto di riferimento per le comunità di ribeirinhos che vivono sul fiume.

Fu Giovanni XXIII a decidere nel 1961 di creare l’embrione di una diocesi qui, nominando come primo vescovo padre Arcangelo Cerqua, proprio uno dei primi missionari del Pime giunti fin qui. La diocesi è stata poi guidata da padre Giovanni Risatti e poi da padre Gino Malvestio per soli tre anni, fino alla prematura scomparsa nel 1997. Padre Frigeni – che fino a quel momento aveva svolto il suo ministero alla parrocchia di Nossa Senhora de Nazaré, all’estrema periferia di Manaus – venne scelto da Giovanni Paolo II nel gennaio 1999.

Già tre anni fa – incontrandolo a Parintins – ci aveva parlato così della comunità del Pime diventata ormai molto piccola rispetto al passato della diocesi: «Ci sentiamo un po’ come i nonni che aiutano i nipoti diventati grandi – rispondeva -. Presto arriverà anche per me il momento di passare il testimone e penso sia maturo il tempo per un vescovo brasiliano. “È bene che io diminuisca e che Lui cresca”, diceva Giovanni il Battista riferendosi a Gesù. Penso che qui oggi questo discorso valga per il Pime. Dobbiamo fare la fatica di spogliarci di tutto e ritirarci con la gioia nel cuore. Non è una fuga; con timore e tremore crediamo nei preti che sono cresciuti con noi e ci hanno seguito nella stessa missione».

Quel momento ora è arrivato: «Quando sono arrivato a Parintins – commenta oggi – c’erano quattro preti locali, di cui due il Signore li ha già chiamati a sé. Oggi ne abbiamo 17 e alla fine di gennaio ordinerò il diciottesimo. Del Pime, insieme a me, restano solo altri due missionari, anche loro anziani qui ormai da tanti anni. Ma è giusto così: le vocazioni a Parintins ci sono. E l’arrivo del nuovo vescovo sarà un passaggio indolore: mons. José Albuquerque de Araújo è già stato vescovo ausiliare a Manaus, conosce la nostra realtà, da rettore del seminario ha accompagnato nella loro formazione anche alcuni dei nostri preti, che vanno là a studiare».

E il futuro di padre Giuliano Frigeni in Amazzonia quale sarà? «Andrò dove mi chiamano: già a fine febbraio mi hanno chiesto di predicare un corso di esercizi vicino a Belém. Di certo, anche senza impegni fissi, le cose da fare qui non mancano…».