«L’ospedale di Pedreira sia intitolato a padre Maritano»

«L’ospedale di Pedreira sia intitolato a padre Maritano»

Dalla periferia Sud di San Paolo un progetto di legge per chiedere al Governo di Brasilia il permesso di attribuire, come omaggio, il nome del missionario del Pime al polo sanitario che padre Maurilio lottò per far costruire nella favela

 

«Il Pime appoggia questa iniziativa in memoria di padre Maurilio e darà il proprio contributo affinché questo movimento raggiunga il suo obiettivo». Sono le parole di padre Daniele Belussi, vice superiore regionale del Pime in Brasile, in occasione di un evento pubblico, tenutosi sabato 14 marzo nella parrocchia Vila Missionaria di San Paolo, per presentare ufficialmente il progetto di legge per dare all’ospedale Pedreira, struttura pubblica tra le più grandi dell’immensa periferia Sud della città, il nome di padre Maurilio Maritano.

LA STORIA. Tutto cominciò circa 20 anni fa quando padre Maurilio, missionario del Pime scomparso nel 2017 che visse a San Paolo dedicando tutta la sua vita ai più poveri e emarginati, diede vita a un movimento popolare con l’obiettivo di chiedere ai governi (quello locale come quello nazionale) di costruire un ospedale pubblico nell’area di Interlagos-Pedreira. Movimento che culminò con una manifestazione che ebbe luogo nelle strade della città, alla quale parteciparono centinaia di persone, delle classi sociali più deboli.

OGGI. L’ospedale venne costruito e oggi è una delle strutture migliori di tutto il territorio. E le persone che conobbero padre Maurilio e vissero con lui gli anni della sua missione nelle favela di San Paolo, hanno avviato una iniziativa e una raccolta firme per chiedere al Governo di Brasilia il permesso di attribuire, come omaggio, il nome di Maurilio Maritano all’ospedale. Da diverse settimane nell’area Sud di San Paolo si stanno raccogliendo firme. Sabato mattina un centinaio di persone si sono radunate per la presentazione ufficiale di questa campagna, sostenuta a diversi livelli, compreso quello politico.

CHIESA. All’incontro pubblico erano presenti alcuni consiglieri della Prefettura di San Paolo, il direttore della struttura sanitaria, il parroco della parrocchia San Francisco Xavier Vila Missionaria, padre Salvatore Cardile, il vice superiore regionale del Pime in Brasile, padre Daniele Belussi, e il vescovo della diocesi di Santo Amaro, monsignor Giuseppe Negri, anch’egli missionario del Pime. «Impossibile commentare in poche parole la vita di un grande missionario qual è stato padre Maurilio, che diede la sua vita per i poveri, per gli ultimi, per i dimenticati, i drogati, vivendo con loro, al loro fianco. Fu capace di farsi povero coi poveri e di fare della sua vita un vero dono per gli altri. questa iniziativa lo testimonia, per questo la diocesi di Santo Amaro appoggia questa iniziativa», ha detto dom José Negri. «Conobbi padre Maurilio ancor prima di conoscerlo, la sua fama lo precedeva, persino a Brasilia lo conoscevano a causa delle sue battaglie sociali per i poveri delle favela. Poi lo conobbi di persona e lo accompagnai in terapia intensiva negli ultimi giorni della sua vita. Padre Maurilio è stato un grande missionario, ha dato la vita per il Vangelo. Per questo il Pime appoggia e sostiene questa iniziativa», ha concluso padre Belussi.