Preghiera per la Cina: invito attualissimo

Preghiera per la Cina: invito attualissimo

Oggi – nella festa di Maria Ausiliatrice venerata nel santuario di Sheshan, presso Shanghai – è la Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina voluta da papa Benedetto XVI. Padre Lazzarotto: «Tempo di grandi incognite, ma anche di possibili svolte. E la Lettera di papa Benedetto resta il punto di riferimento»

 

La situazione socio-politica nella Cina di Xi Jinping presenta molte incognite, come avete ben evidenziato su Mondo e Missione lo scorso mese. E anche la Chiesa cattolica che vive in quel grande Paese è vicina ad una delicata svolta, che potrebbe essere decisiva per il suo futuro. In questo contesto, conserva tutta la sua attualità e importanza la Lettera che il Papa emerito Benedetto XVI indirizzò ai Cattolici di Cina il 27 maggio del 2007, sia per le opportunità che prospetta che per i pericoli ai quali fa cenno. Papa Benedetto sottolinea fra l’altro che, per risolvere i molteplici problemi che compromettono la vita di quei cattolici (e in primo luogo la scelta dei nuovi vescovi), è indispensabile che si avvii un vero dialogo con le autorità. Ma, nel clima attuale, l’auspicata possibilità di un dialogo fruttuoso rimane un’incognita.

Alla fine della sua lunga esortazione, Benedetto XVI rivolgeva ai Cattolici cinesi un pressante invito a chiedere il patrocinio della Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, particolarmente onorata a Sheshan, presso Shanghai, esortando l’intera comunità  cattolica ad unirsi ai fratelli cinesi che in gran numero le esprimono la loro fiducia specie nella ricorrenza del 24 maggio. Vorrei condividere con voi un passaggio della preghiera che lo stesso Papa Benedetto compose in onore della Vergine Maria Aiuto dei Cristiani patrona della Cina e dell’intera Cristianità, il 24 maggio 2008:

«Madre della speranza, che nel buio del Sabato Santo con incrollabile fiducia sei andata incontro al mattino di Pasqua: dona ai tuoi figli la capacità di discernere in ogni momento, anche il più buio, i segni della presenza amorosa di Dio. Nostra Signora di Sheshan, sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù… Aiuta i cattolici ad essere sempre testimoni credibili di questo amore, mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa».

Il 18 maggio del 2011, al termine della catechesi ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, Papa Benedetto ricordava  che la Chiesa in Cina ha bisogno dell’affetto, della vicinanza e della preghiera di tutti i cattolici: «Tutta la Chiesa si unisce in preghiera con la Chiesa  che è in Cina.  Là Cristo vive la sua passione (…). La Chiesa in Cina, soprattutto in questo momento, ha bisogno della preghiera della Chiesa universale (…). Con la preghiera possiamo ottenere per la Chiesa in Cina  di rimanere una, santa e cattolica, fedele e ferma nella dottrina e nella disciplina ecclesiale. Sappiamo che, tra i nostri  fratelli Vescovi, ci sono alcuni che soffrono e  nell’esercizio del loro ministero episcopale sono sotto pressione». Allora ne dava notizia L’Osservatore Romano con un vistoso titolo in prima pagina: “Vicini nella preghiera alla Chiesa in Cina”. Un atteggiamento quanto mai importante da coltivare oggi.