In festa con i nuovi cittadini

Sono oltre 217 mila i nuovi cittadini divenuti italiani nel 2024. E solo nella città di Milano sono quasi 9 mila. Alcuni di loro saranno protagonisti dell’incontro promosso al Centro Pime il 2 giugno, Festa della Repubblica
Sono oltre 217 mila i cittadini con background migratorio che hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2024. Lo evidenzia Fondazione ISMU ETS, che, sulla base degli ultimi dati Istat, segnala come, per il terzo anno consecutivo, le acquisizioni di cittadinanza italiana hanno superato le 200 mila unità. Negli ultimi tre anni si sono registrati i tre valori maggiori di sempre.
Chi sono i nuovi italiani?
Nel 2023, con oltre 31 mila acquisizioni i cittadini dell’Albania divenuti italiani rappresentano il 15% del totale delle acquisizioni. Seguono il Marocco (28 mila) che costituisce il 13%, e l’Argentina, Paese di origine che negli ultimi tre anni ha registrato il maggior incremento: il numero di concessioni di cittadinanza ad argentini è più che quadruplicato, passando da 3.600 nel 2021 a oltre 16 mila nel 2023. Al quarto posto la Romania con oltre 14 mila acquisizioni.
A Milano, invece, il primo Paese di origine è di gran lunga l’Egitto con 2.403 persone (su un totale di (8.941) che hanno ottenuto la cittadinanza italiana, seguito da Filippine (1.065), Perù (830) e Bangladesh (671).
Con quali modalità hanno ottenuta la cittadinanza?
I dati ISTAT del 2023 mostrano che poco meno della metà dei nuovi italiani ha acquisito la cittadinanza tramite tre modalità diverse dall’acquisizione per residenza, ovvero: per trasmissione del diritto ai figli minori da parte di genitori divenuti italiani; per scelta dei neo-maggiorenni nati e residenti in Italia che diventano italiani al compimento del 18° anno di età; e per ius sanguinis, ovvero in quanto figli o discendenti di cittadini italiani.
Sono, invece, divenute italiane per residenza o naturalizzazione – cioè trascorsi i 10 anni di residenza legale continuativa (5 per i rifugiati e apolidi, e 4 per i comunitari) – il 40% delle persone. Infine, il restante 12% ha acquisito la cittadinanza per matrimonio con cittadini italiani.
In dieci anni le modalità di trasmissione, scelta al 18° anno di età e discendenza, sono quasi triplicate: nel 2013 sono diventate italiane 39 mila persone, nel 2023 oltre 103mila. La naturalizzazione, cioè l’acquisizione della cittadinanza per residenza, ha interessato 85 mila persone nel 2023, con un aumento del 127% dal 2013. Relativamente stabile il numero di nuovi cittadini per matrimonio (24mila in media), ma diminuisce in termini relativi sul totale delle acquisizioni, passando dal 24% al 12% nel 2023.
Una popolazione giovane
Il 48% dei nuovi cittadini italiani ha meno di 30 anni. In particolare, coloro che hanno fino ai 20 anni di età rappresentano la quota maggiore, con oltre 78 mila cittadinanze concesse nel 2023, il 37% delle acquisizioni totali.
Tra i minori di 20 anni è nettamente prevalente, come prevedibile, l’acquisizione per trasmissione dai genitori e la scelta di diventare italiani a 18 anni, mentre per le fasce di età più adulte è prevalente la residenza: intorno al 70% per chi ha più di 40 anni. Il 15% degli ultrasessantenni diventati italiani ha acquisito la cittadinanza per discendenza (ius sanguinis).
Il 2 giugno in festa per conoscere i nuovi italiani
Nel giorno della Festa della Repubblica, il Centro Pime accoglie un momento gioioso di incontro con giovani provenienti da vari Paesi del mondo, che vivono a Milano da anni e che hanno scelto di diventare cittadini italiani. Per ascoltare le loro storie e il significato di questo passo. E rileggere insieme parole significative della Costituzione italiana. Scopri qui il programma

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