Skip to main content

Ritorno a Fang, sedici anni dopo

FRA LE TRIBU’ DEI MONTI
A Natale è arrivata una novità: i superiori hanno deciso di dividere la missione in due zone pastorali. È una bella notizia e per me una responsabilità
  Carissimi amici, sono felice di inaugurare questa rubrica su Mondo e Missione, in cui vi racconterò la mia esperienza in missione in Thailandia, dove sono tornato dopo quattro anni di animazione missionaria vissuti nella stupenda provincia di Catania. Ho 50 anni e sono originario di Salzano, in provincia di Venezia. Sono arrivato in Thailandia la prima volta 18 anni fa e mi accorgo che in me sono cambiate molte cose da allora. Come se anche la mia vocazione missionaria fosse cresciuta nel tempo. Appena arrivato, il superiore mi ha proposto di fermarmi alcuni mesi a Bangkok per rinfrescare la difficile lingua thailandese assieme a padre Raju, missionario del Pime indiano, e Joseph, seminarista del Pime delle Filippine. Dopo sei mesi di studio, il superiore finalmente mi ha chiesto di lasciare Bangkok per raggiungere la missione di Fang per aiutare un altro missionario del Pime, padre Marco Ribolini. Conosco bene Fang perché è stata la mia prima destinazione 16 anni fa: è una cittadina situata nell’estremo Nord della Thailandia, proprio sul confine con il Myanmar. La nostra missione copre una zona molto vasta, con più di 40 villaggi di tre etnie diverse, e due ostelli lontani tra loro circa cento chilometri, uno a Fang e uno a Ban Thoet Thai, con più di 120 bambini da sostenere e aiutare. A Fang c’è anche padre Giovanni Zimbaldi, che ha raggiunto la bellezza di 88 anni. È lui che ha iniziato questa missione più di 40 anni fa e ora, non riuscendo più per l’età a visitare i villaggi, ci rallegra con la sua presenza e ci accompagna con la preghiera. A Natale è arrivata una novità: i superiori hanno deciso di dividere la missione in due zone pastorali dove padre Marco sarà il responsabile a Ban Thoet Thai e io di Fang. È una bella notizia e per me una responsabilità, per questo chiedo a tutti voi un ricordo particolare nella preghiera.

Articoli correlati

Con il Papa per rialzarci

Icona decorativa1 Dicembre 2025
Icona decorativaChiara Zappa
Monsignor Paul Abdel Sater, arcivescovo maronita di Beirut, parla di una Chiesa che deve rilanciare il suo ruolo di pon…

La ricetta del Paese che vogliamo

Icona decorativa1 Dicembre 2025
Icona decorativaChiara Zappa
Parla la co-fondatrice di Nation Station: una cucina comunitaria creata in una ex stazione di servizio e diventata un p…

Nel Libano ferito che cerca un futuro

Icona decorativa30 Novembre 2025
Icona decorativaChiara Zappa
La crisi economica, l’esplosione al porto di Beirut, i bombardamenti israeliani: il primo viaggio di Papa Leone fa tapp…