Allucinazione
Sssssssssst…sssssssssssst…ssssssssst… Stordito dall’orrenda cacofonia di clacson, motori, altoparlanti, da fumo e polvere calda che entrano nei polmoni, dal continuo zigzagare fra passanti e auto, su e giù per marciapiedi sconnessi e ostruiti, mi pare di percepire un flebile, assurdo sibilo intermittente che mi fa trasecolare. E’ un ricordo d’infanzia: Evelina, la nonna, le vacanze, la stalla… Non è possibile. Mi blocco sul basso ponte che attraversa il laghetto di Gulshan e tendo l’orecchio. Ssssssssssst……sssssssssst……….ssssssssssst. Non posso proseguire senza controllare se il sibilo è nella mia memoria allucinata, o se è reale. Scendo la scarpata alla fine del ponte, sommersa da rifiuti, mi guardo attorno. Sotto il ponte, tre grosse mucche ben pasciute a foglie di cavolo raccolte da scarti del mercato, e un uomo che munge. Una tetta alla volta, con calma, centrando con il getto di latte il collo di una bottiglia vuota.
Articoli correlati
Holey Artisan
«Ho abbracciato la morte prima di nascere». La poesia che un uomo del Bangladesh ha dedicato a Michelangelo, bambino ma…
“Caccia al diavolo”, tre mesi dopo
Tre mesi dopo La mia ultima scheggia era intitolata “Devil Hunt”, cioè “caccia al diavolo”. Caccia proclamata dal gover…
Schegge di storia 6 – Fare insieme
“Fare insieme” è il titolo di quest’ultima “scheggia”, perché parla di alcune attività che si propongono di coinvolgere…

