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Domande

Il dr. Abdullahel Baqui ci riceve al “Centro Coranico di Ricerca e Insegnamento” a Savar, città satellite di Dhaka, per uno degli ormai non più rarissimi incontri fra cristiani e musulmani. Tema: “Amore per i poveri”. Prima una raffica di citazioni bibliche presentate dall’effervescente Pastore Battista Martin Adhikari, che usa sia il bengalese “cristiano” più legato al sanscrito, sia quello “islamico”, più influenzato dall’arabo e dal persiano, e cita con abilità in greco, ebraico, inglese. Poi una raffica di citazioni craniche. Si passa alle domande, e… sorpresa: qualcuno incomincia a chiedersi: perché queste cose tanto belle non le realizziamo? Che dobbiamo fare? Una ragazza: “Lavoro come volontaria fra i cristiani da dieci anni. Si parla e si pratica la misericordia in mille modi. Perché i nostri Imam non ci insegnano quello che dice il Corano su questi temi, e non lo praticano?”  Il dr. Baqui s’infervora, per scuotere le coscienze dei “suoi”, e offre come modello Fratel Guillaume (Taizé) che proviene dalla ricca Olanda ma vive qui fra e come i poveri. I cristiani non avevano nulla da imparare? I due lunghi intervalli nell’incontro, per dare tempo ai musulmani di fare la preghiera al tempo stabilito, hanno silenziosamente detto qualcosa anche a noi. Non so se ci sarà un seguito, ma ho avuto l’impressione incoraggiante che si possa passare dagli incontri teorici o di convenevoli ad incontri più spontanei e vivaci.

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