Metor
Sono i fuoricasta che da secoli puliscono fognature, strade, pozzi neri, e fino a pochi anni fa passavano casa per casa a ritirare, dai rudimentali gabinetti delle famiglie abbienti, gli escrementi raccolti in grandi padelle di terracotta. Erano disprezzati da tutti, ma preziosi, e non temevano concorrenza: nessun altro avrebbe mai accettato un lavoro del genere, a costo di morire di fame. Ma il sottoproletariato delle città oggi non va più tanto per il sottile. Negli uffici comunali si presentano ora anche altri poveri per ottenere il posto di spazzino, e i Metor si lamentano perché gli impiegati danno la precedenza ai musulmani, lasciando loro – indù – senza lavoro. “Non sappiamo fare altro, vi abbiamo servito da sempre, fateci lavorare.”
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