Un video musicale svela che negli arsenali di Baku ci sono anche i «droni suicidi» di fabbricazione israeliana. Armi sofisticatissime vendute a un Paese in conflitto con la vicinia Armenia per la questione del Nagorno Karabakh
La liturgia del tempo pasquale, i tweet di Donald Trump e quanto accade qui in Cambogia, mi interpellano. A pensarci bene ha ragione il piccolo Rotha: siamo tutti malati di morte. Ma sta a noi decidere davanti a chi inchinarsi per guarire
Da Sotto il Monte la testimonianza di mons. Luigi Bettazzi, padre conciliare e vescovo emerito di Ivrea che fu presidente di Pax Christi quando nacque la Marcia della pace: «Abbiamo seminato idee che spesso altri hanno ripreso. Il commercio delle armi? Frutto dell’eresia del guadagno; l’unica strada è la riconversione dell’industria bellica»
Proprio mentre oggi alla Fao Papa Francesco parlava della fame come l’altro volto della guerra, in Bahrein si apriva una fiera delle armi nuova di zecca nella regione che spende di più per forniture belliche. Festeggiata con un regalo un po’ particolare della casa automobilistica famosa per le vetture della Formula 1
È la denuncia di padre Daniele Moschetti, comboniano, che interverrà mercoledì 4 ottobre alle 21, al Centro Pime di Milano. Per raccontare di un Paese in agonia, ma anche della possibilità di reagire dal basso
Murad, Fekri, Sabeer. Tre storie, lo stesso destino: la fuga dalla propria casa per la guerra, la lotta per sopravvivere in un Paese dove mangiare e bere è diventato un lusso.
GTA – una delle serie di videogame più vendute – ha appena lanciato il suo nuovo prodotto: basta furti d’auto o scontri tra gang urbane; si passa a «una prolifica carriera da trafficante d’armi». Un’operazione che ammicca in maniera neanche troppo nascosta agli affari d’oro in questo tempo di conflitti