Gli Stati Uniti arrivano alle presidenziali lacerati sulla questione razziale: «Oggi tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, ma il modo in cui guardiamo l’altro non è ancora cambiato», racconta monsignor Shelton Fabre, pastore di una diocesi in Louisiana, che guida il Comitato dei vescovi Usa contro il razzismo
Principale quartier generale del Pime negli Usa, l’ex città dei motori ha l’80% di abitanti neri e venti chiese cattoliche legate alle loro comunità. Parlano i padri Mazur e Piccolo, che operano tra i migranti
Tra i tre nuovi ausiliari del cardinale Cupich nominati oggi da papa Francesco c’è anche padre Bob Lombardo, dei Franciscan Friars of the Renewal. Un ordine nato negli anni Ottanta per tornare negli Stati Uniti di oggi alla radicalità del santo di Assisi. E che nel 2005 il cardinale George chiamò a Chicago per riportare la Chiesa cattolica tra gli ultimi del quartiere nero di West Humboldt Park
Nel 1989 Thea Bowman diventava la prima donna afro-americana a parlare a un’assemblea dei vescovi degli Stati Uniti. Le parole fortissime e ancora drammaticamente attuali pronunciate quel giorno da questa religiosa di cui oggi è in corso la causa di beatificazione: «A volte mi sento una bambina senza madre. Vuoi ascoltarmi Chiesa?»
La Nazione Navajo ha il più alto tasso di contagio nel Paese: il Coronavirus mette in luce le disuguaglianze sociali che da sempre affliggono le comunità indigene. Che, come gli afroamericani, oggi rivendicano dignità
Ci hanno raccontato che eravamo la prima potenza mondiale. Che il nostro sistema era il migliore al mondo. E poi abbiamo scoperto che non avevamo abbastanza posti letto, respiratori, medici, infermieri, guanti e mascherine. Come recita il motto della città di Detroit: «Speramus Meliora, Resurgit cineribus»
In Guatemala uno dei casi di positività al Covid19 è un uomo imbarcato su un charter in Arizona il 26 marzo. Intanto 27000 «dreamers» – arrivati illegalmente come minori negli Usa e dunque a rischio di espulsione per la politica adottata da Trump – lavorano in prima linea negli ospedali americani tra i pazienti affetti dal virus
Il boia si è fermato in Texas, ma in Pennsylvania – nonostante un’ingiunzione del giudice – le autorità carcerarie non vogliono sottoporre a un test un detenuto nel braccio della morte che presenta sintomi di possibile coronavirus. Intanto proprio in queste ore il Colorado è diventato il ventiduesimo Stato ad abolire la pena capitale