Perché?
Alcuni Koch, un gruppo etnico di cui non conosco quasi nulla, si stanno avvicinando timidamente alla piccola comunità di cristiani immigrati che da un anno e mezzo si sta formando a Uttora. Vivono in zone agricole a nord della città, o si sono urbanizzati in cerca di lavoro. Hanno perso tutte le loro terre, sono afflitti da alcoolismo e analfabetismo. Qualcuno si barcamena tra varie chiese e sette, cercando aiuti, altri sembrano sinceri nella loro ricerca di un orientamento nuovo che sperano di trovare nel Vangelo. A due di loro, presentatisi a nome di una ventina di famiglie, chiedo che cosa li spinge ad accostarci. Mi danno una risposta ciascuno: perché siamo stanchi di essere trattati da inferiori, allontanati, sappiamo che fra voi ci sono uguaglianza e dignità; perché vogliamo una strada che ci porti a vivere anche dopo la morte.
Articoli correlati
Holey Artisan
«Ho abbracciato la morte prima di nascere». La poesia che un uomo del Bangladesh ha dedicato a Michelangelo, bambino ma…
“Caccia al diavolo”, tre mesi dopo
Tre mesi dopo La mia ultima scheggia era intitolata “Devil Hunt”, cioè “caccia al diavolo”. Caccia proclamata dal gover…
Schegge di storia 6 – Fare insieme
“Fare insieme” è il titolo di quest’ultima “scheggia”, perché parla di alcune attività che si propongono di coinvolgere…

