Primo annuncio
Nelle poche chiese di città frequentate da stranieri, ma anche nei villaggi, le celebrazioni natalizie, di notte e durante il giorno, sono protette da un numero consistente di poliziotti. Spesso è la prima volta che vedono un cristiano, e si stupiscono di sapere che esistono cristiani bengalesi. I poveretti arrivano piuttosto impacciati con la prospettiva di una notte al freddo, in mezzo a gente strana. Impacciati anche i cristiani, che li ricevono con fastidio, poi pian piano si “sciolgono” e offrono loro una veranda per ripararsi, un te’, la torta… Gradualmente, la formalità lascia spazio alla curiosità: il presepio, le celebrazioni, i canti, la gioia, i “kirton” (danze tradizionali natalizie). Fanno finta di niente, ma ascoltano pure l’omelia. A volte si spingono fino a dire: “Abbiamo religioni diverse, ma siamo tutti uomini…!” Un “primo annuncio” fuori programma, che di solito li vede andar via ben disposti, con un’impressione positiva.
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